È finalmente uscito il trailer dell’episodio VIII della saga di Star Wars, Gli Ultimi Jedi, che arriverà nelle sale italiane il prossimo 13 dicembre. Un trailer ricco di sorprese e momenti di tensione, dove il Lato Chiaro e il Lato Oscuro della Forza sono contrapposti in una battaglia, fisica quanto psicologica, che coinvolge sempre più intimamente i protagonisti.

Alcuni indizi, disseminati nei due minuti e mezzo di video, sembrano preannunciare grandi colpi di scena e hanno subito generato congetture da parte dei fan. Ecco le teorie più gettonate.

Rey viene chiamata al Lato Oscuro

Il trailer si conclude con alcune scene sorprendenti ed enigmatiche: Rey dice di aver bisogno di qualcuno che le faccia capire qual è il suo ruolo e Kylo Ren sembra offrirle il proprio aiuto. Prigioniera nel quartier generale del Primo Ordine, Rey viene torturata dal Leader Supremo Snoke. Non è la prima volta che un Sith ricorre a un mezzo simile per risvegliare in un Jedi i sentimenti di rabbia e paura propri del Lato Oscuro. Darth Sidious aveva fatto lo stesso con Luke Skywalker e anche le parole che Snoke rivolge a Rey riecheggiano quelle di Sidious: “Adempi il tuo destino”.

Quale sarà il destino di Rey? Già dalle prime battute, il trailer suggerisce che tra Rey e Kylo Ren, il Lato Chiaro e il Lato Oscuro della Forza, esistano molti punti di contatto.

Snoke parla del “potere grezzo e indomito” che ha trovato nel suo allievo, e anche se sarebbe logico pensare che si stia riferendo a Kylo, il montaggio ci presenta subito dopo Rey, alle prese con il proprio addestramento. Anche Luke, nel riferirsi alla ragazza, sottolinea la crudezza del suo potere, simile a quello del nipote: “Ho visto questa forza bruta solo una volta.

Allora non ebbi paura. Ne ho adesso”.

Rey e Kylo condividono, dunque, delle capacità straordinarie ma ancora acerbe. E se questo spaventa Luke, Rey dovrà forse cercare altrove un maestro disposto a guidarla nell’uso della Forza.

Da quello che possiamo vedere, questo capitolo della saga sarà per lei un viaggio alla scoperta del suo potere e della sua identità, pieno di prove e decisioni drammatiche da affrontare.

E se, come avverte lo stesso Luke, questa storia non andrà come pensiamo, è possibile che la risposta alle domande di Rey si nasconda nel Lato Oscuro della Forza.

Luke Skywalker e la fine dei Jedi

Sin dall’annuncio che il titolo dell’ottavo episodio sarebbe stato The Last Jedi, i fan di Star Wars hanno cercato di indovinarne il significato. Chiunque siano o qualunque sia il destino degli ultimi Jedi, Luke Skywalker è il punto da cui partire per scoprirlo.

Da Il risveglio della Forza sappiamo che Luke ha tentato di ricostituire l’Ordine dei Jedi e addestrare una nuova generazione di Padawan. Non è riuscito però ad impedire che suo nipote Kylo cedesse al Lato Oscuro, e questo ha portato alla distruzione della scuola Jedi da parte dei Cavalieri di Ren.

Afflitto e sconvolto dalla tragedia, Luke si è dato alla macchia, dedicandosi alla ricerca del primo Tempio Jedi, probabilmente nella speranza di trovare una guida nell’antica saggezza là contenuta.

Quello che ha trovato, invece, lo ha convinto che è arrivato il momento della fine dei Jedi.

L’Ordine Jedi non si è mai dimostrato buono e giusto. Nei prequel si è visto come il loro rigido conservatorismo e cecità ai cambiamenti siano stati tra le cause dell’ascesa al potere dell’Impero Galattico e della nascita di Darth Vader. Nella trilogia originale, Yoda e Obi-Wan Kenobi mentono a Luke sulle sue origini per portarlo a uccidere suo padre.

È comprensibile, quindi, la disillusione di Luke verso il vecchio Codice Jedi.

Una teoria molto popolare vede Luke diventare un Jedi Grigio, cioè un guerriero che accetta sia il bene che il male dentro di sé, senza reprimere l’uno in favore dell’altro. La fine dei Jedi potrebbe perciò essere la fine dell’adesione al Codice da parte degli ultimi di loro, in favore di un approccio alla Forza più equilibrato, che abbraccia sia il Lato Chiaro che il Lato Oscuro.

La vera identità di Snoke

Dopo Rey, Snoke è il personaggio dall’identità più misteriosa nella nuova trilogia. Una delle ipotesi più fantasiose lo vede come un anziano Ezra Bridger, il protagonista della serie animata Star Wars Rebels, passato al Lato Oscuro. La teoria più diffusa e amata, però, sostiene che Snoke sia Darth Plagueis, il maestro di Darth Sidious, da cui poi sarebbe stato ucciso.

Come racconta Palpatine, Plagueis era in grado di manipolare la Forza in modo da creare la vita o salvare dalla morte, e molti fan trovano strano che un Sith con tali poteri sia morto così facilmente.

Una cosa è certa: nel prossimo film Snoke non si accontenterà di apparire come ologramma gigante, ma lo vedremo agire personalmente, in carne ed ossa, come già mostrato nel trailer.

Finn diventa una spia

Nei pochi spezzoni del trailer in cui compare Finn, lo vediamo indossare una divisa nera che ricorda quella dei soldati del Primo Ordine, e in un momento in particolare è scortato da alcuni Stormtrooper. Se fosse stato semplicemente fatto prigioniero, avrebbe i suoi vestiti di sempre: il cambio d’abito invece ha senso se immaginiamo Finn tentare di infiltrarsi nel Primo Ordine.

Fingendo di rientrare nei loro ranghi, Finn potrebbe recuperare informazioni utili per la Resistenza o andare a salvare Rey dalle grinfie di Snoke.

Gli antichi segreti dei Jedi

Nel teaser trailer abbiamo visto una piccola raccolta di libri, probabilmente nel rifugio di Luke ad Ahch-To, e Rey prenderne in mano uno che mostra lo stemma dei Jedi in copertina. Quasi tutti i fan sono d’accordo nel credere che si tratti del Diario dei Whill.

Quando Lucas ideò la sceneggiatura del primo Star Wars, aveva immaginato la storia come un racconto fatto da un’antica razza immortale. Anche se l’idea è stata poi scartata, le cronache dei Whill sopravvissero nelle frasi che scorrono nei titoli di testa di ogni film, come se ogni prologo fosse un estratto del Diario.

In Rogue One i Whill sono stati reinseriti nella saga in maniera più prominente: Chirrut Îmwe si presenta infatti come un Guardiano dei Whill. I Guardiani, pur non essendo Jedi, sono sensibili alla Forza e ai cristalli Kyber che formano il nucleo delle spade laser. È logico pensare che il loro compito sia difendere la conoscenza custodita negli scritti dei Whill, una conoscenza che risale ai primi Jedi.

Se Luke ha ritrovato il Diario dei Whill, Gli Ultimi Jedi potrebbe svelare novità interessanti non solo per il futuro della saga, ma anche sulla storia che è alle sue origini.