"Nell'inferno le donne", è il titolo dell'ultimo lavoro teatrale dell'attrice e scrittrice Letizia Maria Piva che s'immerge nel testo dantesco per ricavarne voci di donne dai grandi abissi dell'analisi introspettiva. Il testo sarà rappresentato al Teatro Sociale di Rovigo il 12 maggio 2018 come sezione della rassegna "Donne da Palcoscenico" e come momento finale del laboratorio denominato "La voce, la parola, il corpo" che inizierà l '8 novembre 2017. La presentazione del laboratorio, che è curato da Minimiteatri con la direzione artistica di Letizia Piva, è avvenuta al Museo dei Grandi Fiumi con la partecipazione dell'Assessore alla Cultura del Comune di Rovigo Alessandra Sguotti che ha affermato: "Sono curiosa di vedere recitare gli iscritti al laboratorio e di vedere il palco animarsi con il loro lavoro".

Infatti non tutti gli attori sono professionisti, ma l'espressività scenica rientra fra gli obiettivi del percorso formativo se è vero che, come è stato affermato "tutti possono recitare, anche gli attori". La rassegna "Donne da Palcoscenico" proseguirà il 20 maggio 2018 con Ambra Angiolini ed il 25 maggio con Francesca Reggiani, avendo ospitato nelle passate edizioni presenze molteplici da Syusy Blady a Teresa Mannino.

Un buon team di coach nella galleria dell'apprendimento teatrale

Il corso sul teatro si avvale di un poliedrico gruppo di insegnanti, Claudio Ronda, Marino Bellini, Paolo Rossi, Andrea Zanforlin, Licia Navarrini e Luciano Borin che accompagneranno gli allievi, sia i principianti che quelli che già costituiscono dal 2015 il primo nucleo d'interpreti teatrali.

"È un percorso approfondito che porta a teatro con responsabilità e consapevolezza - ha aggiunto Letizia Piva - e corpo scenico, intonazione della voce ed il suo controllo, l'interpretazione del personaggio, sono tra le componenti che viaggeranno fra due binari, quello della parola recitata e quello del movimento, che s'incontreranno nello spettacolo finale di maggio".

Si tratta di un lavoro che sfocia in un dialogo impossibile, poiché non è mai stato scritto un dialogo fra le donne dell'inferno dantesco, e che prenderà vita in un ambiente teatrale usato a sua volta come scenografia, arricchito dalle sculture di Giorgio Mazzon. Una speciale nicchia d'apprendimento è riservata a Claudio Ronda che indurra' alla riscoperta del linguaggio immediato del corpo che diviene, in seguito, gesto teatrale.