Facebook sembrava non voler decisamente pubblicizzare la mostra a conclusione delle celebrazioni per il primo centenario della scomparsa di Auguste Rodin. Linea d’Ombra, famoso studio trevigiano specializzato in grandi mostre d’Arte, aveva richiesto al social network di utilizzare l’immagine riferita agli amanti per antonomasia Paolo e Francesca, protagonisti del V Canto dell’Inferno dantesco, per la promozione della retrospettiva interamente dedicata allo scultore francese. Il rifiuto inaspettato e ironico della piattaforma di Zuckerberg adduceva come motivazione l’ingombrante presenza di allusioni sessuali dell’opera: "[l'immagine scelta] mostra eccessivamente il corpo".

Uno scandalo invertito

Il responsabile di Linea d’Ombra Marco Goldin, frastornato rispetto alla reazione di Facebook, ha agito immediatamente intraprendendo una battaglia a forte sfondo ideologico. Si sarebbe trattato, senza dubbio, di un comportamento indelicato e rischiosamente ignorante da parte del social, considerando il paragone illegittimo proposto fra nudi di carattere rinascimentale e una qualsivoglia immagine esplicita che si trovi a circolare liberamente sul web.

Un contro scandalo che avrebbe potuto risultare come grave ingiuria alla diffusione della cultura e dell’arte stessa.

Galeotto fu il 'double-check'

Il mistero si è presto risolto. Responsabile dell'errore è stata la procedura del 'double-check'.

Questa si attiva quando l'algoritmo di Facebook rileva anomalie nelle immagini postate per contenuti troppo espliciti o pornografici e perciò esse vengono automaticamente censurate. Una volta emessa la segnalazione per l'ingiustizia subita, il team del social network ha provveduto a risolvere la questione, affidandosi a operatori umani in grado di distinguere fra arte e non-arte.

L'immagine è stata riabilitata e la pace è stata ristabilita.

Il bacio

Il prima versione del gruppo scultoreo fu realizzato da Auguste Rodin nel 1882. Mentre è del 1888 la versione in marmo commissionata dallo Stato francese per essere in seguito presentata all’Esposizione Universale del 1889. La nudità dei corpi fu all’epoca di grande impatto e non sollevò pochi commenti.

Tuttavia Rodin in persona si preoccupò di sottolineare come non vi fosse alcuna innovazione nel mostrare i corpi avvinti dei due amanti. Anzi la scultura rispecchiava secondo l’autore principi standard classici delle figure atletiche di quegli anni, principalmente ispirati alla lezione michelangiolesca.

Oggi, in ogni caso, i 2 miliardi di utenti di Facebook possono tranquillizzarsi: il social network non intende in alcun modo censurare l'arte. Perciò è possibile ammirare l'immagine del Bacio, scultura splendida che assieme a molte altre opere di Rodin sarà al Museo di Santa Caterina di Treviso a partire dal 24 Febbraio.