Imer Guala e un’Africa mai vista sono i protagonisti della mostra annunciata a Mantova dal 2 dicembre. Presso la ex chiesa di Madonna della Vittoria, 65 fotografie, dipinti, grafiche mai presentate al pubblico portano il visitatore nell’atmosfera di un Safari nel 1958. Imer Guala, giovane artista di Cossato, in provincia di Biella, parte per l’Africa insieme ad Angelo Lombardi. Lombardi è conduttore televisivo della trasmissione L’amico degli animali ed è molto famoso. La spedizione di Angelo Lombardi è diretta in Africa Orientale, in Kenya, Tanganika e Uganda: l'obiettivo è condurre un'esplorazione del territorio, ma anche realizzare riprese video per la trasmissione Rai.

Il fascino dell’Africa seduce Imer Guala: quando la spedizione finisce, il pittore soggiorna per altre tre mesi presso i villaggi dei nativi.

La mostra mantovana ripercorre le principali tappe del viaggio con fotografie, dipinti e bozzetti, testimonianze dei Safari e della vita quotidiana. Non era così scontato, nel 1958, condurre un viaggio in Africa, a diretto contatto con una natura selvaggia, animali feroci, popolazioni indigene dalla cultura diversa da quella occidentale.

La scoperta: da un archivio del biellese

Nessuna delle opere presenti in mostra è stata, prima di Mantova, esposta al pubblico. La riscoperta del viaggio africano di Imer Guala si deve a Elisabetta Bodrito Guala e Chiara Guala.

Da una ricerca di archivio, scoprono dipinti mai visti; bozzetti, disegni e opere su carta in china, fotografie in bianco e nero. Ritrovano persino la macchina fotografica che usò Imer Guala e un taccuino manoscritto, sul quale Guala riportava note e impressioni del viaggio. Le opere hanno un valore storico e artistico allo stesso tempo.

I dipinti a olio vengono restaurati; le fotografie vengono esaminate da Pietro Marsi, critico esperto, e presentate nella stampa in bianco e nero da Roberto Bernè. Insieme alle opere, vengono ritrovati altri cimeli, oggetti di uso quotidiano e documenti.

La mostra

Nel corso della spedizione, il giovane artista disegna, realizza dipinti a olio, rappresentando quelle che vede nella vita di tutti i giorni e nei safari.

Spesso Guala scatta fotografie e dopo dipinge lo stesso soggetto; a volte documenta, con la macchina fotografica, il lavoro di Angelo Lombardi a contatto con gli animali. La storia delle fotografie di Imer Guala è straordinaria. L’artista aveva per le mani una Rietzschel: un apparecchio tedesco, realizzato per disabili motori. La Rietzschel era studiata per utenti che non potevano usare tutte le dita della mano, mancini e dislessici. Guala imparò ad usarla come autodidatta, con risultati invidiabili: foto ottime, per tecnica e inquadratura.

Chi era Imer Guala

Qualche anno prima di partire per l’Africa, Imer Guala si era già fatto conoscere come pittore. Nel 1946 aveva vinto il primo premio alla Mostra nazionale Giovani Pittori di Biella.

Dopo il 1958, Guala torna a viaggiare, ma in Europa. Si avvicina al surrealismo; conosce le tendenze pittoriche più importanti tra Nizza, Parigi e Bruxelles. Riceve parecchi riconoscimenti e premi e allestisce, nel corso della sua attività, più di 80 mostre personali: tra le altre, l'esposizione del 1988 alla Columbia University di New York e del 1994 a La Maison dell’Avana. La sua ultima personale a Biella fu al Museo del Territorio Biellese, nel 2008. Guala muore nel 2014. La mostra sull’Africa di Imer Guala è tra le più originali proposte espositive della stagione in Lombardia. Sarà aperta fino al 7 gennaio 2018.

Memorie e segni d’Africa 1958Kenya, Tanganica, UgandaMadonna della Vittoria - Mantova Via Monteverdi 1, angolo via Fernelli Dal 2 dicembre al 7 gennaio 2018 Orari di apertura della chiesa: mercoledì ore 15,30-18, da giovedì a domenica ore 10-12,30 e 15,30-18