"Culturalmente 2016", è la denominazione del bando della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo che sostiene una serie di progetti destinati ad infittire il rapporto fra cultura e comunità. L'ultimo è "Città Segreta" che raccoglie storie vere e leggende di un passato mitico e a tratti oscuro che riporta alla Rovigo del 1500 fra luoghi e palazzi esistenti ma poco conosciuti dei quali si è cancellata o dispersa la memoria. C'è un filo rosso della ricerca storica che si lega a vicende realmente accadute intrise di emarginazione e violenza riguardante soprattutto le donne.

Giorgia Businaro, responsabile del progetto spiega che "Città Segreta nasce dalla volontà di sviluppare un percorso di vicende storiche minori che saranno riproposte sia in modo tradizionale attraverso pubblicazioni cartacee oppure in modo del tutto innovativo con un'applicazione software a riconoscimento fotografico dedicata a dispositivi mobili. L'obiettivo è anche la valorizzazione del patrimonio storico-artistico-culturale locale in funzione di un accrescimento dell'attrattività turistica".

Tempi duri richiedono danze furiose

La coreografa Romina Zangirolami ha ideato il primo spettacolo della rassegna "Città Segreta" che sarà proposto il 30 novembre al Teatro Studio di Rovigo. Le danze "furiose" sono le stanze di un'interiorità femminile dilaniata eppur resiliente che scolpiscono il movimento, lo pongono sullo sfondo di una città matrigna.

Il recupero delle conoscenze storiche, infatti, si abbina ad una rielaborazione artistica di fatti del passato che si avvalgono di giovani interpreti per riproporre incognite di sguardo, crinali di punti di vista su vicende di uomini e donne. Numerosi sono i partners e sostenitori del progetto: Archivio di Stato, Commissione Provinciale Pari Opportunità, Rotary Club di Rovigo, Cantieri Culturali Creativi, i due circoli Arci "Galileo Cavazzini" e "Tempo Ritrovato", Fulvia Tour, Edilmebas, Berto's, la Voce di Rovigo, Corte Benetti.

L'ulteriore obiettivo delle attività in programma consiste nella valorizzazione degli spazi urbani attraverso eventi ed incontri che possano restituire al centro storico cittadino la sua funzione di contenitore culturale, di aggregazione sociale e di volano dello sviluppo economico. Come dire che la cultura non risolve ogni problema, ma costruisce itinerari ed aggiunge suggestioni ed idee.