Angelina Jolie ha acquistato i diritti cinematografici del romanzo 'Senza sangue' di Alessandro Baricco, uscito nel 2002 e pubblicato da Rizzoli.

Una storia piena di dolore che lascia intravedere una speranza

Nel febbraio scorso era uscita un'indiscrezione, ma oggi è arrivata la conferma da parte dello scrittore attraverso un post sulla propria pagina ufficiale di Facebook. L'opera è composta da parte 'Uno' e parte 'Due'. Nella prima si trova Nina, una bambina che vive in una fattoria con il padre e il fratello nel paese Mato Rujo dell'America Latina.

Attraverso una botola, usata come nascondiglio in caso di pericolo, la bimba assiste impotente alla morte dei suoi due familiari per mano di un commando in cerca di regolamento di conti. Nella seconda Nina, cresciuta, incontra Tito, uno dei partecipanti più giovani dell'omicidio. A lui racconta la propria infanzia senza casa e rimasta orfana. Non è ancora noto se la Jolie si limiterà a vestire i panni di produttrice o se dirigerà lei stessa il film. Questo è il terzo adattamento cinematografico di un'opera dello scrittore torinese, dopo 'Seta' di François Girard e 'La leggenda del pianista sull'oceano' di Giuseppe Tornatore.

Non solo attrice e produttrice, ma donna impegnata nel sociale

Nelle ultime ore si è parlato parecchio di lei in merito alle sue due candidature ai Golden Globes: una come Miglior film in lingua straniera da lei diretta 'First they killed my father' e l'altra come Miglior film d'animazione 'Breadwinner', da lei prodotto.

Racconta la storia di Paruana (doppiata dall'attrice Saara Chaudry) una ragazzina afgana cresciuta durante il regime talebano. Non solo di Cinema si occupa Angelina Jolie. E' stata definita donna simbolo del 2017. A Londra con Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, ha firmato l'editoriale del 'Guardian' dal titolo 'Perché la Nato dovrebbe difendere i diritti delle donne'.

Una donna dalle infinite risorse, contraria al caos che sta invadendo il mondo

La Jolie è diventata vera e propria portavoce di una politica tranquilla contro tutte le dittature. Sostenitrice di un femminismo leale e forte. Emblema di un'epoca comunitaria poderosa. In questo editoriale c'è una condanna nei confronti della 'della violenza come forma di tortura'.

Da sottolineare 'la violenza, una vera e propria arma di guerra'. Qualsiasi mansione avrà Angelina Jolie all'interno del progetto 'Senza sangue' la porterò a compimento con la sensibilità che la contraddistingue.