Domenica, 17 dicembre 2017, presso la Chiesa di Santa Cristina La Vetere, a Palermo, alle 9:30, è previsto il raduno dei partecipanti al percorso intitolato "L'itinerario dei Cavalieri e dei Pellegrini", curata da ItiMed. L'itinerario consisterà in un pellegrinaggio lungo il centro urbano alla scoperta di storie affascinanti, percorrendo la rotta intrapresa da cavalieri e pellegrini del Medioevo, attraversando le vie del centro storico di Palermo.

La via della "stoffa"

Proprio come il celeberrimo viaggiatore Marco Polo, che attraversò le Vie della Seta, i partecipanti al percorso attraverseranno le vie del centro storico di Palermo divenendo, di fatto, esploratori di una città nuova, diversa, affascinante.

Il tutto si svolgerà attraverso la cornice delle maestose opere architettoniche, come la Chiesa di Santa Cristina La Vetere, l’Oratorio di San Lorenzo, di matrice serpottiana, la Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, passando per la Chiesa di San Cataldo.

Di particolare significato sarà la degustazione del “biscotto del pellegrino”, ideato da ItiMed che rappresenta un elemento di congiunzione tra le tappe dell’itinerario e le tematiche di pellegrinaggio e accoglienza promosse, in epoca medievale, dagli Ordini cavallereschi. Durante il percorso, che si concluderà alle 13:00, sarà possibile ammirare alcune opere del pittore sebastiano caracozzo, la cui produzione artistica, si declina e si manifesta attraverso l'uso di stoffe e broccati di pregio, ha ricevuto ammirazione e consenso da parte del mondo della cultura.

Primo tra tutti il poeta ed editore Tommaso Romano che, rimasto incantato dalle sue opere, ne ha elogiato e sottolineato l'estraneità alle ideologie e alle tendenze imperanti e ne ha ammirato l'interessante singolarità.

Dipinti che, in passato, hanno incontrato le stoffe di damasco, accarezzati dalle loro luci dalle loro inestimabili opacità, che altalenano pennellate morbide e sinuose ad altre più forti e decise.

Supporti tessili che sembrano narrare sentimenti profondi che, nella meraviglia imprevedibile delle emozioni, tracciano la via verso nuovi orizzonti interpretativi.

Note biografiche dell'artista

Sebastiano Caracozzo nasce a Mistretta, in provincia di Messina, ma vive e opera a Palermo. Dapprima, sperimenta il disegno autodidatta per proseguire in seguito con il colore e le tecniche miste.

Artisticamente più maturo, poi, dipinge sulla seta, su varie tipologie di legno e su broccati preziosi e pregiati, utilizzando anche particolari stoffe, singolari carte da parati e persino spartiti musicali e merletti.

Tecniche innovative, dunque, che si sviluppano attraverso una trama, un ordito definito e preciso, che legato da fili sottili di seta, broccati e stoffe di pregio, rievocano un passato dal legame forte col presente e segnano un percorso fatto di storia, cultura, tradizioni e innovazioni che si attraversa e che scorre lungo un sottile filo evanescente.

Un intreccio policromatico ridisegnato e maneggiato abilmente che ripercorre storie lontane, ma sempre presenti e attuali; storie che si rileggono in chiave moderna attraverso un nuovo modo di comunicare, di percepire, di sentire l'arte e i predecessori del nostro bagaglio culturale.

Un percorso dai risvolti imprevedibili, ma misteriosamente affascinanti, attraenti e suggestivi che metteranno alla prova l'orientamento, ma che sapranno ricondurre alla strada maestra dopo aver permesso all'osservatore di riguardare sé stesso attraverso la storia.

Seppur con doverosa e timida ammirazione, Claudio Alessandri, avvicina il talento di Caracozzo a quello del Gran Maestro Caravaggio, nella misura in cui, per originalità e abilità creativa, non è illogico né audace paragonare un maestro della storia ad uno moderno poiché, in entrambi, si scorge quel genio artistico innovativo e unico che è prerogativa dei grandi maestri.