Un bel successo per la Rai lo spettacolo di Roberto Bolle, che si è riproposto quest'anno in un nuovo one-man show, dopo quello dell'anno scorso intitolato "La mia danza libera". La stella, l'étoile, ha dato il meglio di sé con "Danza con me", insieme a ospiti come Tiziano Ferro, Fabri Fibra, Sting, Virginia Raffaele, Geppy Cucciari e Miriam Leone. Co-conduttore Marco D'Amore, che è riuscito nell'intento di catalizzare l'attenzione e lo stupore del pubblico, ben lontano dal magico mondo della danza.

Numeri importanti per un programma di danza

Addirittura 5 milioni di spettatori hanno seguito Roberto Bolle che ha totalizzato, con la sua performance, il 22% di share, I telespettatori sono rimasti incantati dai brani di repertorio classico, neoclassico e contemporaneo che hanno fatto da sfondo alla bravura del ballerino.

Le coreografie erano di Roland Petit, Rudolf Nureyev e Mauro Bigonzetti, oltre ad altre inedite. Ci si ferma con gli occhi e ci si lascia cullare quando l'ètoile si propone in un pezzo con il ballerino Lil Buck, in una fusione di danza classica e jookin', un particolare esempio di street dance. Ci si incanta ad osservare il corpo di Roberto Bolle quando si esibisce sulle note di Mad World. Le luci contribuiscono a rendere suggestiva l'atmosfera con effetti meravigliosi, disegnando l'immagine di galassie, fiamme e di un cuore che batte.

Danza o muori: Ahmad Jouedh si racconta

Non è solo questo ad emozionare chi ha deciso di seguire questa prima serata Rai. Infatti, arriva come ospite Ahmad Joudeh, un giovane ragazzo palestinese di 27 anni.

E' cresciuto in un campo profughi siriano e ha sempre coltivato la passione per la danza. Passione che verrà ostacolata sempre dal padre, che lo prenderà addirittura a bastonate sulle gambe per farlo desistere, e dall'ISIS che lo minaccerà di morte. Ahmad si ribella. Si tatua sul collo la scritta "Danza o muori": continua a ballare e intanto carica su Youtube la sua danza, finchè un filmaker olandese nota il suo talento e viene ammesso al Dutch National Ballet di Amsterdam.

Ecco la sua resurrezione, il suo riscatto. Quello che si avverte prorompente dal suo balletto in studio con Roberto Bolle, in sottofondo le note di Inshallah cantata dal vivo dal grande Sting, che racconta di rifugiati e perseguitati nel mondo. C'è anche uno spazio in cui i comici ospiti possono esibirsi: lo fa degnamente Virginia Raffaele, nella parodia della pubblicità di un noto profumo, lo fa Pif, con le allieve, bellissime, brave e incantevoli dell'Accademia Teatro alla Scala, e Geppy Cucciari, nella sua intervista a Bolle, nella quale lui snocciolerà la sua vita di tutti i giorni.

L'intervista avrà come finale un lento ballato dai due. Fabri Fibra e Tiziano Ferro si esibiscono anche loro, facendo conoscere i loro nuovi pezzi. Lo spettacolo volge al termine con il racconto di Bolle dei suoi inizi, della sua prima volta sul palco vestito da Arlecchino. Aveva solo sette anni e e sognava di diventare un grande ballerino. E allora grazie a Roberto Bolle che ha realizzato il suo sogno e che ci ha lanciato il messaggio "Credete nei vostri sogni". Non bisogna aver paura di sognare. Prima o poi, i più tenaci, i più bravi, il loro sogno lo realizzano.