Un detective investigativo lo chiamerebbe semplicemente 'ladruncolo' da quattro soldi. Uno psicologo invece, tergiverserebbe non poco sino a sfoderare l'incredibile storiella del cleptomane alberghiero. Cioè, quell'anonimo individuo che assalito da un istinto primordiale si trasforma in un abilissimo ladro, e per il quale non esiste neanche una cura. Una patologia incurabile allora? Secondo l'autorevole parere di esperti e addetti ai lavori, sembra proprio di si. E assicurano inoltre, che la cosiddetta cleptomania alberghiera sia addirittura una delle malattie più diffuse al mondo.

A tal proposito, persino le memorie che Jacob Tomsky ha riversato sul libro 'Heads in Bed' concordano in pieno con gli avvenimenti che si registrano quotidianamente in tutto il mondo.

Non solo i posacenere

E' tempo di vacanze, e gli artigli ben affilati dei nuovi potenziali Lupin sono già in agguato. Ne sanno qualcosa i gestori della rinomata catena Ritz Hotel, ad esempio. I quali, ogni anno si vedono sfilare da sotto il naso oltre 6mila posacenere. Ma non è tutto, le rapidissime manine magiche dei cleptomani globali arrivano anche negli angoli più intimi di ogni struttura alberghiera.

Così, oltre ai soliti gadget, anche la prima colazione a buffet rappresenta un sottile invito a nozze per i collezionisti di tovagliolini e bustine di zucchero.

E che dire degli snack e le bevande del minibar e delle piccole cornici, e persino della cancelleria.

E pensare che nella speciale classifica stilata dal quotidiano britannico The Telegraph, appaiono anche le tende delle camere e delle suite. Proprio il souvenir più ambito degli stessi inglesi.

Quali oggetti preferiscono gli italiani

Secondo il quotidiano londinese e i racconti di Jacob Tomsky, asciugamani e accappatoi sono al top. E con essi anche l'intera gamma di prodotti da bagno, compresi i delicati cestini in cui vengono offerti. Tra gli altri oggetti altamente ambiti dai nostri connazionali rientrano prepotentemente anche federe, lampadine, piccoli elettrodomestici, opere d'arte, libri, tazze, sottobicchieri, pile dei telecomandi, e addirittura la Bibbia in diverse lingue che si trova nei cassetti di comodini e tavolini.

Tuttavia, una curiosità accomuna i cleptomani di tutto il mondo. Nessuno ha mai ammesso di aver rubato chi sa che cosa, ma soltanto di aver preso un piccolo ricordo. Singolare, vero?