E' ormai risaputo che la presenza di specie alloctone, ovvero specie che non appartengono alla fauna o alla flora originarie di una data area geografica, sia una delle più grandi cause di minaccia per la biodiversità.

Ma come giungono in aree tanto lontane da quelle a cui appartengono? Perchè il loro impatto è così negativo e come si puo' risolvere il problema?

L'arrivo degli alieni: quali sono le cause?

La principale causa dell'arrivo di specie alloctone in aree in cui in passato non era mai stata registrata la loro presenza è senza alcun dubbio l'uomo.

Puo' succedere che accidentalmente, alcune vengano trasportate da un luogo all'altro, per esempio ratti o insetti sulle navi, o alghe attaccate agli scafi; ma i casi che dovrebbero essere senza dubbio evitati, sono quelli di introduzione intenzionale.

Molte piante vengono introdotte dall'uomo a scopo ornamentale o commerciale; molti pesci trasferiti nei corsi d'acqua e nei laghi per garantire la pesca; pappagalli, testuggini, scoiattoli (solo per citarne alcuni), vengono commercializzati in maniera impropria e quando riescono a fuggire o vengono intenzionalmente rilasciati in natura, costituiscono una minaccia seria alla conservazione delle specie locali.

L'impatto negativo degli alloctoni

L'impatto negativo delle specie alloctone sugli ecosistemi locali e sulle specie autoctone puo' avvenire in modi molto diversi.

1) La competizione: le specie autoctone non sono in grado di difendersi in modo adeguato dalla presenza di organismi alloctoni, con i quali competono per il cibo e per la conquista di ambienti idonei alla vita. Le specie alloctone sono spesso generaliste, il che significa che sono in grado di prosperare in una grande varietà di condizioni ambientali e di usufruire di risorse diverse.

La competizione con le specie locali potrebbe addirittura portare alla totale scomparsa di queste ultime, molto più sensibili e non in grado di rispondere così rapidamente all'arrivo di nuovi competitori.

2) Predazione diretta: prede e predatori, evolutisi nella stessa area hanno sviluppato, nel corso di milioni di anni di co-evoluzione, rapporti ben precisi che garantiscono il controllo delle popolazioni.

Le specie aliene possono costituire una seria minaccia, intaccando inevitabilmente questo equilibrio e portando all'estinzione di numerose specie.

3) La trasmissione di malattie: molte specie alloctone possono essere vettori di malattie che le specie locali non sono in grado di combattere non avendo alcun tipo di resistenza contro di esse.

4) L'ibridazione: puo' avere un effetto negativo sulla struttura genetica delle popolazioni locali e sul loro stato di conservazione.

Interventi e prevenzione

L'Unione Europea ha previsto la creazione di elenchi, periodicamente aggiornati, in cui vengono indicate le specie invasive di interesse europeo. Alcune delle specie alloctone sono inserite nell'Allegato B del Regolamento CITES 338/97/CEE che prevede il divieto di importazione nei paesi appartenenti alla Comunità.

Il modo migliore, però, per evitare gli impatti negativi che non sono solo di tipo ecologico, ma anche economico, è la prevenzione di nuove introduzioni, informando per esempio il pubblico sugli effetti causati dalla diffusione incontrollata di specie aliene e ricordando che un intervento tempestivo potrebbe portare all'eradicazione dei nuclei alloctoni (spostandoli in strutture ospitanti idonee, diffuse su tutto il territorio nazione) evitando così che formino popolazioni stabili, causando seri problemi alle specie autoctone.