Ultimamente si parla moltissimo di nuove scoperte nell'universo: stelle nane, subnane, rosse, bianche o nere e sembra che una recentissima ricerca possa chiarire anche di più sulla materia oscura. Ottenere il massimo rendimento dallo studio di sorgenti luminose lontane anni luce. Da sempre studiosi e appassionati inseguono i misteri contenuti in galassie e buchi neri.

La materia oscura non è più così misteriosa

E' stato pubblicato un nuovo studio sulla rivista specializzata Physical Review Letters. Il risultato dell' ultima scoperta sulla dark matter deriva dalla collaborazione tra delle scuole italiane di Trieste: "Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (Sissa), Centro Internazionale di Fisica Teorica (Ictp)" e tra " Istituto di Astronomia di Cambridge e Università di Washington".

Il nostro universo è costituito in gran parte della materia sconosciuta. Si conosce ancora molto poco su questo argomento e i ricercatori, per scoprire di più sul tema, hanno usato la luce che proveniva da buchi nei e galassie lontanissime, simulando esperimenti al computer.

Ricerche con supercomputer

La materia oscura si manifesta attraverso i suoi effetti gravitazionali, ma il mistero sta nel fatto che non è direttamente osservabile. Mentre proprio queste ultime ricerche sperimentali effettuate dagli studiosi, sono state messe in pratica delle sperimentazioni parallelamente e osservate su diversi "supercomputer". Hanno esaminato e osservato le influenze reciproche che avvenivano tra la rete di filamenti composti da gas e materia oscura che invade l'intero universo e la luce originaria da lontani buchi neri in crescita e galassie: i fotoni, in interazione con l'idrogeno dei "filamenti cosmici" ottengono e svelano certe caratteristiche della materia oscura.

L'indagine mirata e le conclusioni raggiunte conciliano bene con un esempio della "materia oscura fredda", quest'ultima è composta da minuscole particelle che si muovono a basse velocità e "materia oscura sfocata" dove invece le piccolissime particelle si muovono ad alta velocità.

Una trappola per la materia oscura

Gli scienziati di tutto il mondo cercano invano da sempre di creare una trappola per la "dark matter".

L'INFN uno dei più grandi laboratori di fisica nucleare situato a 1400 metri sotto il massiccio del Gran Sasso d'Italia qualche anno fa ha inaugurato Xenon1T, uno strumento sofisticato in grado di catturare le particelle più sfuggenti dell'universo. La dark matter è inafferrabile ma comunque un componente del cosmo. Secondo le ultime stime essa costituirebbe oltre l`80% della massa esistente nell'Universo. Ha rappresentato da sempre uno dei più grandi misteri della scienza dell'età moderna.