Nella lingua italiana abbiamo un lungo elenco di parole inglesi o americane, che potrebbero esser sostituite dalle corrispondenti italiane e qualche volta dovrebbero perché usate in un senso diverso da quello che hanno nella lingua originaria. Cominciamo da queste ultime: libreria (da library) invece di biblioteca, dire severo (severe), invece di grave, ingiurie (injuries) invece di ferite, novella (novel) al posto di romanzo, opportunità (opportunity) per occa­sione; editore (editor) al posto di redattore e così via.

Ci sono poi le traduzioni errate: it works non è «lavora», ma «funziona», «agisce»; nitrogene è l’azoto; agency, oltre che agenzia, significa Ente, direzione, ufficio; compass non è il «compasso», ma la «bussola»; Fixion vuol dire «disintegrazione»; purge è «epurazione», e non la purga; bulbs sono le lampadine elettriche; electronic non è elettronico ma elettrico; supersonic è «ultrasonoro»; opposition spesso è «concorrenza», come competition; ignore ha non di rado il valore di «non tener conto»: deputy consul, console aggiunto; course è la linea politica, o la politica senz'altro; businessman non è sempre «uomo di affari», ma commerciante in genere.

Altre parole presenti oramai nel Dizionario italiano, hanno cambiato il loro significato originale come Congresso (parlamento), Dipartimento di stato (Ministero degli esteri), Amministrazione (governo). Segre­tario di stato (ministro), Alta autorità (che sarebbe un Ente, Istituto superiore), debbono essere prese come sono, avendo assunto nel gergo politico un significato specifico; allo stesso modo che si dice Foreign Office (Ministero degli esteri inglese), Board of trade (Ministero del commercio), Acting secretary (sottosegretario statunitense), Assistant secretary (direttore gene­rale), ecc.

Non è giusto dire «miglia orarie», quando si tratta di notizia proveniente da paesi dove vige il sistema metrico decimale, giacché si tratterà quasi certamente di un arrotondamento approssimativo della stessa cifra espressa in metri.

Se leggiamo 62 m.p. (che corrispondono a circa 99,80 chilometri), quasi cer­tamente saranno 100 Km.

Piuttosto, si potrebbe fare a meno di quei vocaboli che hanno il loro esatto equivalente, e che si sono abbandonati senza una plausibile ragione: esperto, agenda, simpatia, apprezzamento, trovavano già la loro espressione italiana in perito, ordine del giorno, condoglianza, ringraziamento.

Nemmeno è giustificato il verbo realizzare per «capire», «rendersi conto» di una cosa; coprire per abbracciare un dato ramo o servizio; come non è giustificato top-secret, che mostra una scarsa fantasia nella ricerca di superlativi. E perché ripetere scimmiottescamente no comment, invece dell’ovvio «nulla da dire»?

Anche «conferenza-stampa» è sbagliato; conferenza, qui, sarebbe «colloquio», quello che si chiamava prima «intervista».

Ma ormai il brutto neologismo telegrafico è universalmente accettato. Parole difficilmente traducibili sono: week-end (fine di settimana) e hobby, che sarebbe un’occupazione favorita.

E chiudiamo (si potrebbe continuare per un pezzo) con «uomo della strada», che semmai dovrebbe essere l’«uomo nella strada» (in the Street), ma che in italiano non è nemmeno il troppo usato e (grammaticalmente) discutibile uomo qualunque, ma «uomo comune» o, se volete un modo più pittoresco, «il primo che passa».