La famiglia Rothschild è la più nota dinastia di banchieri del mondo, ma ormai la loro sfera d'influenza si è allargata a settori come i servizi finanziari, l'energia, le miniere di preziosi ed il settore immobiliare. La loro ascesa è iniziata nel 1744 e già nel corso dell'800 la famiglia possedeva uno dei più grandi patrimoni privati del pianeta, tanto che durante le guerre napoleoniche i Rothschild finanziarono quasi da soli solo sforzo bellico della Gran Bretagna e sostennero gli alleati del Regno Unito con una cifra vicina ai dieci milioni di sterline dell'epoca, che corrispondono ad oltre 550 milioni delle attuali, una cifra superiore ai 600 milioni di euro odierni.

Origine del nome e della famiglia

Il cognome Rothschild significa "scudo rosso" in tedesco, ed il primo della dinastia ad utilizzarlo fu Moses Kalman Rothschild, deceduto nel 1735. La scalata della famiglia a livello internazionale iniziò con Mayer Amschel Rothschild, nato in Germania nel 1744, figlio di Amschel Moses Rothschild, nato nei primi anni nel 1700. Mayer diede vita ad un istituto finanziario e mise i suoi 5 figli a dirigere gli affari nei principali centri europei, dando vita alle diverse dinastie della famiglia, in città e nazioni differenti. Il successo della famiglia è dovuto al fatto che mentre le dinastie di banchieri degli anni precedenti pur gestendo e finanziando le casate nobili frequentemente perdevano i capitali accumulati con l'espropriazione o con l'uso della forza, la banca fondata dai Rothschild riuscì a rendersi invulnerabile agli attacchi locali.

Il loro patrimonio era difficilmente attaccabile perché anziché possedere terreni, immobili e valori investirono in azioni, obbligazioni e debiti, riuscendo a rendere il loro patrimonio impermeabile alla violenza locale e persino fuori dalla portata degli spietati monarchi.

Mantenere segreta la reale entità delle fortune acquisite fu fondamentale per la famiglia, che per proteggere i propri capitali praticarono matrimoni combinati, spesso tra cugini di primo o secondo grado, prassi che andò avanti fino alla fine del XIX secolo.

I maggiori profitti furono prodotti da Nathan Mayer Rothschild a Londra, ma anche i rami della famiglia operanti a Parigi e Francoforte realizzarono ampia fortuna.

Le guerre napoleoniche

All'inizio del 1800 la famiglia controllava un immenso patrimonio ed era riuscita a conquistare la preminenza nel mercato dei lingotti d'oro.

Oltre a risultare indispensabile per lo sforzo bellico inglese e dei suoi alleati durante le guerre napoleoniche i Rothschild riuscirono a sviluppare nell'Europa devastata dalla guerra una rete di agenti e corrieri per il trasporto dell'oro, e questa riusciva anche ad ottenere informazioni politiche e finanziarie rilevanti prima degli altri, concedendo alla famiglia un notevole vantaggio sul mercato e rendendo i Rothschild un alleato indispensabile del governo britannico.

I Rothschild erano talmente potenti che Nathan ricevette la notizia della vittoria di Wellington nella Battaglia di Waterloo addirittura ventiquattro ore prima del governo britannico. E qui riuscirono a realizzare una delle mosse più audaci della Storia della Finanza.

Nathan Rothschild prevedette che dopo un periodo di stallo la pace avrebbe fatto aumentare i titoli di stato inglesi, che in quel momento sembravano avere un valore già molto alto. Due anni dopo la conclusione delle guerre napoleoniche i Rothschild riuscirono a guadagnare dall'operazione un profitto record del 40%, su una somma enorme. Negli anni a venire la famiglia finanziò al governo inglese la realizzazione di progetti come le ferrovie nel mondo ed il Canale di Suez.

Alla fine dell'Ottocento

A fine Ottocento la famiglia aveva costruito secondo stime al ribasso almeno 41 lussuosissime residenze, talvolta pari o superiori a quelle delle famiglie reali, e la potenza raggiunta era tale che i governi si rivolgevano a loro per ottenere finanziamenti.

I giapponesi si rivolsero ai Rothschild inglesi e francesi per ottenere finanziamenti durante il conflitto russo-giapponese. Ed il consorzio di Londra emise obbligazioni di guerra per un ammontare di undici milioni e 500mila sterline dell'epoca (1907). Nel 1909 il futuro premier inglese Lloyd George dichiarò che Nathan Roschild era l'uomo più potente del paese.