È la parodia del premio Nobel, l'ignobel, che riconosce un premio alle ricerche più strampalate, ma sempre investigate con rigore scientifico.

La premiazione attesissima si è svolta qualche giorno fa all'università di Harvard e momento di orgoglio tutto italiano è stata la premiazione di una ricerca condotta dai ricercatori della Fondazione Santa Lucia di Roma e dell'Università La Sapienza, sotto la supervisione di Salvatore Aglioti che si è aggiudicato il premio IgNobel 2017 per la Cognizione.

IgNobel 2017, il vincitore

Sono io o è il mio gemello?

Ecco la domanda che nella sua semplicità quasi assurda ha meritato il premio tra i più ambiti dagli scienziati dotati di autoironia.

La ricerca parte dallo studio delle coppie di gemelli omozigoti che sembra abbiano difficoltà a riconoscere il proprio volto da quello del fratello se messi entrambi davanti ad uno specchio.

Un premio che ha letteralmente galvanizzato il team di studio, incredulo fino all'ufficializzazione della notizia.

Ad Harvard infatti, il team italiano ha ricevuto la esorbitante cifra di dieci trilioni di dollari dello Zimbabwe, il cui valore non supera i tre dollari americani.

Dai gatti liquidi ai coccodrilli persuasori del gioco d'azzardo

Tra le altre ricerche premiate quest'anno quella che investiga sullo stato fisico dei gatti.

Lo studio della Scuola Normale Superiore di Lione ha vinto il premio IgNobel per la Fisica di quest’anno.

La loro capacità di espandersi e dilatarsi fino a prendere la forma sia di vasi che di lavelli, li rende sia solidi che liquidi? Pare di sì.

Se poi vi trovate un coccodrillo lungo un metro che vi guarda dritto negli occhi, probabilmente la vostra voglia di giocare cifre consistenti alle slot machine aumenterà notevolmente.

Due scienziati americani hanno svolto questa ricerca per determinare il ruolo che gioca l’eccitazione nella psicologia dei grandi giocatori d’azzardo, con una metodologia se non altro inusuale.

Per il premio IgNobel per l'Anatomia uno studio sul perché le persone anziane presentino orecchie più grandi del normale.

Mentre uno studio coreano ha preso in considerazione tutti gli elementi che possono influenzare i movimenti del caffè all’interno di una tazza.

Il modello matematico che ne è scaturito permette di simulare gli effetti delle diverse impugnature delle tazzine in relazione alle camminate per scoprire una volta per tutte come bisogna fare per non rovesciare il caffè.

Gli IgNobel sono anche un premio di buon auspicio per questi ricercatori, infatti nel 2000 Andrej Gejm, che fu premiato con l'IgNobel per una dimostrazione su come le rane potessero volare, ha vinto il Nobel per la fisica nel 2010 per le sue ricerche sul grafene.