Arriva dall'arcipelago delle Hawaii, in pieno oceano Pacifico, una singolare presa di posizione del governo nei confronti dell'utilizzo smodato di telefonini e dispositivi elettronici fuori dalle mura domestiche.

Honolulu apripista

Parte dalla capitale del cinquantesimo stato americano la svolta che mira a salvaguardare la sicurezza di quei pedoni un po' distratti che non riescono a staccare gli occhi dal proprio dispositivo mobile mentre attraversano la strada, togliendo attenzione alle automobili in movimento sulla strada. Il sindaco di honolulu, Kirk Caldwell, ha sottolineato come la sua città sia particolarmente colpita dal problema degli “Smartphone zombie” e difende la sua delibera, proposta dal consigliere Brandon Elefante, da chi invece vede nella decisione comunale una minaccia alla libertà personale e uno spreco di tempo e forze.

I numeri non scherzano

La multa comminata per i trasgressori varierà da un minimo di 15 dollari a un massimo di 99 per chi verrà sorpreso più volte a trasgredire la legge e considerato recidivo. Se si considera che negli Stati Uniti tra il 2000 e il 2011 gli incidenti ai danni di pedoni distratti sono stati ben 11 mila e che con l'avanzare delle tecnologie l'intrattenimento proposto sui dispositivi mobili ha raggiunto livelli altissimi in qualità e quantità, la strada intrapresa dal consiglio comunale di Honolulu potrebbe assumere un aspetto molto più significativo e di più grande utilità.

La situazione in Italia

Nel nostro Paese la situazione non si discosta molto da quella di oltre oceano. Lo smartphone o il cellulare usati durante la guida rientrano tra le infrazioni più sanzionate secondo i dati diffusi dal rapporto ACI ISTAT 2016 e influiscono in maniera rilevante sulle distrazioni che portano a provocare incidenti anche di gravi entità.

Nel Bel Paese non esiste una regolamentazione per quanto riguarda i pedoni, ma la normativa è invece molto severa con chi viene beccato alla guida della propria vettura mentre usa il telefonino. Ritiro immediato della patente da uno a tre mesi con multe che possono arrivare a 646 euro senza possibilità di riduzione del 30% se pagate entro cinque giorni e decurtazione di 5 punti dalla patente.

L'Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale (ASAPS) ha inoltre proposto ulteriori sanzioni come il sequestro amministrativo del cellulare per un mese e l'applicazione delle punizioni sopra citate sin dalla prima contestazione e non solo per i recidivi.

Sulle orme dei Pokemon

Non è passato troppo tempo da quando il famose videogioco ispirato all'altrettanto diffusissimo anime giapponese dei Pokemon aveva invaso il mercato dell'intrattenimento mondiale.

Quando poi il videogioco è diventato un'App per dispositivi mobili, Pokemon Go, scaricabile gratuitamente la febbre dei mostriciattoli giapponesi ha contagiato anche i meno giovani con risultati discutibili.

Lo scopo principale del gioco, lo ricorderete in tanti, era quello di catturare i personaggi del videogioco sfruttando la geo localizzazione e la realtà cosiddetta “aumentata” attraverso la videocamera del proprio smartphone. La app sfruttava le mappe terrestri reali e quindi era possibile rintracciare i propri obiettivi in qualsiasi parte del mondo reale portando in tantissimi a tenere gli occhi incollati al proprio cellulare anche mentre si era per strada, a piedi o a bordo di qualsiasi mezzo di trasporto, purtroppo anche privato.

Proprio dall'America girano storie di giocatori estremamente appassionati arrivati a parcheggiare la propria auto in pieno traffico pur di catturare il Pokemon di turno anche se, senza spostarci troppo, una storia simile è capitata a due studenti universitari di Padova, fermati dalla stradale in sella a un motorino senza documenti mentre rincorrevano uno dei personaggi del videogioco.