Il retrorunning è uno sport nato e diffusosi in America negli anni '80, diventato noto in seguito pure in Italia. Esattamente come il running normale, la differenza del retrorunning sta appunto nel correre all'indietro.

Come si pratica il retrorunning?

Per praticare il retrorunning o "corsa all'indietro" è necessario avere un buon equilibrio. L'atleta che corre all'indietro deve mantenersi in equilibrio aiutandosi col movimento delle braccia e cercare di tenere a vista la strada con la coda dell'occhio o, in alternativa, girando lo sguardo di tanto in tanto.

A differenza della corsa normale, chi pratica retrorunning mantiene un andamento molto più lento.

Chi si avvicina per la prima volta a uno sport tanto insolito avrà certamente molte difficoltà all'inizio. I suoi movimenti saranno rigidi e insicuri, sentirà continuamente il bisogno di girare la testa per guardare la strada e faticherà a tenere la giusta postura.

La postura è fondamentale

Tenere una buona postura quando si pratica il retrorunning è fondamentale al fine di evitare lesioni più o meno gravi causate da eventuali cadute. La schiena dritta, le gambe non troppo piegate, poggiare bene la punta dei piedi e puntare sul giusto movimento delle braccia per mantenere un buon equilibrio.

Dopo una pratica costante l'atleta acquisterà abbastanza sicurezza da muoversi con più scioltezza e sentirà minore il bisogno di voltarsi per guardare la strada

I limiti del retrorunning

Un altro limite del retrorunning oltre la notevole riduzione della velocità, è il fatto che non tutti i luoghi sono adatti alla pratica di questo sport.

Per poterlo, infatti, eseguire correttamente senza il rischio di inciampare, è utile scegliere un posto spazioso, un percorso dritto e poco affollato. Memorizzare il percorso a memoria può aiutare ad acquisire maggior sicurezza nella corsa all'indietro e praticarla in un luogo non troppo frequentato permette all'atleta di concentrarsi, senza dover sopportare gli sguardi della gente divertita.

Perché praticarlo?

Perché praticare uno sport tanto bizzarro e curioso come la corsa all'indietro? Il motivo sono i numerosi benefici che tale attività fisica apporta al nostro corpo e organismo. Non per nulla il retrorunning viene utilizzato in campo medico sui pazienti che devono affrontare un percorso di riabilitazione al seguito di traumi articolari.

Quali sono i vantaggi del retrorunning? Anzitutto esso rafforza il sistema immunitario e agevola l'equilibrio muscolare, puntando sull'utilizzo dei muscoli meno allenati. Conferisce all'atleta una postura corretta, favorendo la flessibilità di spalle e anche. Permette di bruciare più calorie e perdere peso. La pratica del retrorunning, infine, contribuisce a far acquisire maggior sicurezza e consapevolezza alle persone che lo praticano.

Per chi si avvicina per la prima volta a tale sport è consigliabile iniziare gradualmente, percorrere brevi distanze e farsi seguire da un amico che gli indichi la strada, facilitandogli la corsa all'indietro.