La tecnologia può essere sempre ritenuta sinonimo di progresso? Oppure, in alcuni casi, può essere vagliata come regresso? Difficile dare una risposta precisa poiché ci sono vari aspetti che bisogna prendere in considerazione. Per farlo, ad esempio, verrà esaminato il cambiamento che è stato prodotto, nel corso del tempo, sulla concezione e sulla pratica del viaggio. Infatti, se il termine viaggiare nel significato etimologico indica uno spostamento fisico, nell'invenzione di PierMattia si riferisce ad uno spostamento mentale compiuto attraverso l'immaginazione.

Si, perché al Talent Garden di Milano è stato presentato il "The Edge- Be Brave" un progetto che è stato costruito dall'azienda Uquido fondata da PierMattia Avesani nel 2010. Il progetto indicato serve per la realizzazione di un'esperienza fuori dalla realtà ma nello stesso tempo molo simile ad essa.

The Edge-Be Brave sensazioni ed emozioni

Il progetto offrirà, a chi ne avrà voglia, l 'opportunità di calarsi in un ambiente che potrà essere vissuto sperimentando le stesse sensazioni visive e uditive provate nella realtà. A tal proposito, gli appassionati di tali attività avranno il vantaggio di ammirare i paesaggi di montagna assaporando il senso della gravità, il gusto della passeggiata, il piacere e la vertigine della sospensione nel vuoto.

In tal modo, gli appassionati sperimenteranno l'occasione di oltrepassare le proprie paure e farsi coraggio senza correre il rischio di incorrere in reali pericoli. In ragione di ciò, il fondatore del progetto ha affermato che la realtà virtuale permette di riprodurre qualsiasi ambiente affinché l'utente possa immergersi in esperienze che rimangano sempre più impresse nella mente dei partecipanti.

Il programma The Edge-Be Brave, secondo PierMattia serve ad insegnare che questo tipo di tecnologia consente all'uomo di educarlo al rispetto della natura e a trarne vantaggio.

Spostarsi senza muoversi è l'era del ciberturismo

Il progetto proveniente dall'azienda di nome Uqido può essere inquadrato nella categoria del ciberturismo, un'attività che produce uno spostamento simile alla realtà anche se viene prodotto soltanto con un apparecchio tecnologico.

In tal modo, l'atto dello spostarsi si traduce nell'atto del navigare, il quale non è riferito soltanto ad una ricerca di mete su internet bensì anche all'atto vero e proprio dell'immaginarsi in determinati luoghi. Così facendo, l'utente può muoversi senza spostarsi e conoscere l'Altrove cioè il luogo desiderato senza conoscere l'Altro cioè la categoria degli abitanti che popolano quel territorio. In tal modo però l'individuo si distanzia dal principio fondamentale del viaggio che è quello di favorire un incontro reale nella realtà. A questo punto occorre chiedersi: l'applicazione della tecnologia in ogni campo è sempre positiva?