Quando si parla dell'africa o si pensa di raggiungere questo continente complesso ma dalle mille risorse, un inizio di timore pervade in quasi tutta la popolazione mondiale. L'Africa è costituita da 54 paesi e la maggior parte di questi sono ancora tutt'oggi martoriati da continui conflitti che creano, conseguentemente, forti instabilità politiche, economiche e sanitarie. Per questo motivo, il continente africano viene spesso associato solo a problematiche riguardanti le guerre, la fame e le corruzioni. L'Africa però non è solo questo, è caratterizzata anche da molte potenzialità culturali come l'arte contemporanea che, sviluppatasi nel continente tra gli anni venti e settanta, sta raggiungendo sempre più visibilità e riconoscenze specialmente negli ultimi anni.

La storia di Njideka Akunyili Crosby

Al momento, Njideka Akunyili Crosby risulta l'artista africana di arte contemporanea più amata da vari galleristi internazionali. Nata e cresciuta in Nigeria, si è trasferita poi a sedici anni negli Stati Uniti dove ha conseguito la laurea in studi artistici a Filadelfia. Ora vive e lavora in California, a Los Angeles, come visual artist. Crea opere molto originali usando tecniche della pittura occidentale facendo riferimento, nello stesso tempo, alle tradizioni culturali africane.

Akunyili Crosby descrive scene che spesso raffigurano i membri della sua famiglia situati in ambienti domestici. Il suo obiettivo principale è quello di creare un dialogo globale su delle questioni sociali delicate.

Ad esempio, nella sua opera Super Blue Omo, le gambe della figura femminile seduta sul divano sembrano essere proiettate verso attività lavorative. Utilizza la tecnica del collage ritagliando immagini da riviste nigeriane o provenienti da alcuni suoi scatti fotografici.

In tutte le sue composizioni Akunyili Crosby unisce usi, costumi e tradizioni di due società, africana e americana, completamente differenti tra loro ma che sembrano congiungersi in modo speciale ed armonioso.

E' ciò che dovrebbe succedere anche nella realtà ed è quello che l'artista vuole trasmettere attraverso la descrizione di un mondo ormai quasi del tutto globalizzato ma di cui, in ogni modo, culture e storie di diverse nazioni possono essere comprese da più punti di vista e in una sola volta.

La John D. and Catherine T. MacArthur Foundation ha riconosciuto da poco a Njideka Akunyili Crosby una creatività eccezionale aggiudicandosi così il premio MacArthur Fellowship, o Genius Grant, grazie al quale l'artista potrà continuare a sviluppare la sua strategia di rappresentazione innovativa con nuove opere ed iniziative.

Africa: culla dell'umanità

La storia di Akunyili Crosby è una dimostrazione recente ed essenziale di come sia importante, soprattutto in questo momento storico particolarmente critico, promuovere la cultura africana. E' proprio grazie a questa che l'Africa viene ancora considerata come la culla dell'umanità di cui il continente avrebbe tutto il diritto di trarne grande vantaggio per la realizzazione di un reale e costante sviluppo economico sociale.

Per fare in modo che ciò accada davvero, in primo luogo gli aiuti umanitari di tutti i paesi europei ed extraeuropei dovrebbero concretizzarsi in tempistiche relativamente brevi evidenziando le criticità e avversità che continuano a persistere in tutte le regioni africane.

In secondo luogo, queste nazioni dovrebbero sponsorizzare maggiormente con altri metodi i lati positivi di un continente a cui ancora non vengono riconosciuti, se non parzialmente. Nello stesso tempo, esiste la necessità di una consapevolezza reale da parte di tutti i popoli africani sulle proprie potenzialità e innumerevoli risorse che devono essere costantemente monitorate, tutelate e protette.