Partiamo subito da un presupposto: ognuno organizza la propria libreria secondo il criterio che più “gli somiglia”. Questo perché, vista nel suo insieme, una libreria è in realtà il racconto della nostra storia di lettori. Ecco perché non esiste una regola. Ma quando i libri si moltiplicano e la libreria si espande, trovare il metodo giusto significa non perdere tempo nella ricerca di un determinato volume e avere sempre sottocchio la situazione, come fosse una sorta di mappa. Il sito Bookriot ha quindi deciso di affrontare questo tema, che noi abbiamo adattato presentando pro e contro di ogni possibile criterio.

Alfabetico

Per ordine del nome, del cognome, o magari del titolo, resta di sicuro l’opzione più gettonata perché il pro è subito evidente: rende le ricerche più facili. E non solo per noi. Anche un visitatore può facilmente trovare un libro tra le migliaia. Il contro è la mancanza di originalità, che fa somigliare la nostra libreria a un negozio, inoltre per aggiungere nuovi Libri se ne devono spostare altri.

Per genere

narrativa, gialli, saggi, graphic novel, può essere utile dividere in questo modo i nostri libri. Pro: la possibilità di scegliere un libro in base all’umore. Capita a tutti, magari quel giorno abbiamo voglia di un bel romanzo horror. La ricerca risulta più intuitiva. Contro: molti libri sono difficili da etichettare, spesso sospesi tra due (o più) generi.

Inoltre è un criterio che ne richiede un altro: una volta messi insieme i libri di un genere specifico, dovranno poi essere organizzati.

Per colore

Le abbiamo viste tutti sui social network, le librerie arcobaleno. Molti lettori hanno adottato questo criterio per i suoi pro più evidenti: l’estetica e i like. I contro, però, sono molti.

Innanzitutto, per trovare un libro dovremmo ricordarne il colore della copertina, anzi del dorso. E poi, diciamoci la verità, mettere in fila le varie sfumature può essere difficile, oltre che stressante.

Cronologico

Un criterio usato più che altro per la saggistica per il suo ovvio pro: si può coprire un argomento seguendone l’evoluzione.

Saremo noi poi a decidere se organizzare in base al periodo trattato o alla data di pubblicazione. Tra i contro ci sono i libri che trattano più di un argomento, o lo fanno in un più ampio lasso di tempo. Inoltre non è sicuramente il metodo più veloce di organizzare e di aggiungere libri.

Autobiografico

Come dicevamo, la nostra libreria racconta la nostra storia. Quindi sembrerebbe logico ordinarli così. Come pro avremo che ogni sezione rappresenterà un periodo della nostra vita. Più originale di così? Contro: prenderà molto tempo, anche perché finiremmo col perderci nei ricordi. E gli altri, per cercare un libro, dovranno sorbirsi la storia che c’è dietro.

Combo

Alla fine qualsiasi criterio da solo non va bene.

La soluzione migliore, soprattutto quando i libri sono davvero tanti, è trovare la giusta combinazione. Magari lasciando da parte le pile di volumi ancora da leggere, o creando spazi appositi per i cosiddetti “guilty pleasure”, i piaceri colpevoli, intesi come quei libri che leggiamo per rilassarci ma che non metteremmo mai vicino a un classico. Tanto lo sappiamo, finiremo per aggiungere libri ad ogni angolo libero senza alcun criterio.