Manca poco all'anniversario dell'uccisione del presidente americano John Fitzgerald Kennedy e, seppur trascorsi ben 54 anni, sono ancora molti i misteri che aleggiano attorno a questa figura e alla tragica fine che ha fatto. Salito alla presidenza nel gennaio del 1961 dopo aver vinto le elezioni presidenziali dell'anno prima candidandosi per il Partito Democratico, è stato il primo presidente americano di origine cattolica. Un altro primato americano attibuitogli è quello di essere stato il primo presidente ad essere nato nel XX secolo.

La sua seppur breve presidenza, in epoca di Guerra fredda, è comunque scandita da eventi storici molto importanti, tra cui si ricordano: la crisi di Berlino nel 1961 con la costruzione del famoso Muro, la conquista dello spazio, l'invasione di Cuba e il progetto per abbattere il governo di Fidel Castro, l'affermarsi del movimento civile per i diritti degli afroamericani e gli antefatti della guerra in Vietnam.

Ma chi era John Fitzgerald Kennedy?

John Fitzgerald Kennedy, comunemente chiamato John Kennedy o anche solo JFK, nacqua a Brookline, nel Massachussets, il 29 maggio 1917; i suoi genitori appartenevano a famiglie molto in vista nella società di Boston. Da giovane dedicò molto tempo agli studi, iscrivendosi anche all'Università di Harvard, oltre a viaggiare a lungo, tanto che visitò più volte l'Europa, essendo il padre ambasciatore nel Regno Unito.

Tuttavia nel 1941 si arruolò volontario nell'esercito, ma venne riformato a causa di una lesione alla colonna vertebrale subita sei anni prima durante un incidente calcistico ad Harvard. Nonostante tutto, merito soprattutto delle raccomandazione paterne, dopo l'attacco di Pearl Harbor, la marina lo arruolò, conseguendo il grado di sottotenente di vascello e comandante della motosilurante PT-109.

Il 2 agosto 1943 tale motosilurante fu vittima di un attacco nelle acque della Nuova Georgia, in cui morirono quattro membri. Kennedy lottò a lungo per portare in salvo i compagni sopravvissuti, riportando non lievi danni di salute. Questo atto eroico gli valse la Navy and Marine Corps Medal.

L'ingresso in politica

Dopo la Seconda Guerra Mondiale si avvicinò alla politica, correndo per il seggio democratico lasciato da James M.

Curley e battendo il rivale repubblicano con un netto distacco. Successivamente, nel 1952, si candidò per il Senato e, con lo slogan "Kennedy farà di più per il Massachusetts", sconfisse il favorito rivale con un margine di appena 70.000 voti.

Nel 1956 Kennedy si candidò alla vice-presidenza del Partito Democratico, ma a lui fu preferito Estes Kefauver.

Tuttavia la sua figura crebbe agli occhi del partito soprattutto dopo la votazione a favore della formulazione definitiva del Civil Rights Act del 1957. Nel 1960 JFK decide di correre per la presidenza degli Stati Uniti d'America, vincendo e ottenendo la nomina di candidato alla presidenza da parte del Partito Democratico. Nelle elezioni presidenziali del 1960 Kennedy battè il rivale Nixon e all'età di quarantatrè anni divenne il trentacinquesimo presidente degli Stati Uniti. Celebre è la frase: "Non chiedete cosa il vostro Paese può fare per voi; chiedete cosa potete fare voi per il vostro Paese" (1961).

L'assassinio

Kennedy fu assassinato, sparato a colpi di fucile, il 22 novembre 1963 a Dallas, in texas, mentre era in visita ufficiale alla città.

Con lui vi erano la moglie Jacqueline, il governatore John Conally e la moglie di quest'ultimo. Accusato dell'omicidio fu Lee Harvey Oswald, operaio, attivista ed ex militare, il quale fu arrestato poco dopo in un cinema non distante da Dallas. Oswald fu a sua volta ucciso due giorni dopo, prima di essere portato in tribunale.

Successivamente per poter indagare sull'omicidio di Kennedy, fu creata una commissione di inchiesta, la quale decretò che Kennedy fu colpito da un unico cecchino. Tuttavia, essendoci numerosi disaccordi su tale conclusione, successivamente, nel 1976, venne creato un nuovo organo, la United States House Select Committee on Assassinations (HSCA), il quale, basandosi su prove acustiche, ipotizzò che vi fossero stati quattro spari, di cui tre (compreso il mortale) sparati da Oswald e un altro probabilmente ad opera di un altro cecchino.

Che dall'opera di un folle si passi a parlare di un vero e proprio complotto?

Il funerale di Stato fu celebrato nella cattedrale di St. Matthew a Washington il 25 novembre. Il feretro del Presidente, dopo essere stato disposto nella stanza orientale della Casa Bianca per 24 ore, fu trainato a cavallo al Campidoglio di Washington. Durante il giorno e tutta la notte, centinaia di migliaia di persone gli resero omaggio.

Dopo la celebrazione funebre, il Presidente fu seppellito al Cimitero Nazionale di Arlington in Virginia. Di Kennedy e del suo assassinio si è tornati a parlare da poco e precisamente da quando l'attuale presidente americano, Donald Trump, ha annunciato che, a meno di nuove informazioni, i documenti ancora segreti inerenti la morte di JFK saranno svelati. Ciò forse potrà offrire nuovi dettagli sulla morte più discussa degli ultimi cinquant'anni degli Stati Uniti..