Il rapporto tra i membri della Chiesa ed i soldi è da sempre oggetto di polemiche e dibattiti, anche perché negli anni sono emersi molteplici scandali che vedono coinvolti parroci o alti prelati, dal caso di "Don Euro" a quello della ristrutturazione dell'attico del cardinale Bertone, per citare due dei più noti. Il primo riguarda il sacerdote che per anni ha gestito la parrocchia di Fossone, a Carrara, e che chiedeva costantemente soldi ai fedeli adducendo alle necessità della parrocchia mentre poi li spendeva in hotel di lusso e incontri sessuali.

Il secondo riguarda il caso dell'attico del noto cardinale ristrutturato con i soldi della Fondazione Bambin Gesù, e che in teoria avrebbero dovuto essere utilizzati in favore dell'omonimo ospedale pediatrico. Vediamo quanto guadagnano i prelati, dal semplice sacerdote alle alte cariche ecclesiastiche.

Sacerdoti e vescovi

Un semplice sacerdote percepisce in media mille euro al mese, che possono arrivare a mille e duecento in base all'anzianità ai quali si sommano le offerte raccolte per le messe. Nel caso che un sacerdote sia anche insegnante di religione gli viene corrisposta la cifra che manca per raggiungere quella stabilita sulla base dell'anzianità, mentre se le entrate superano tale soglia è il prete che è tenuto a versare la differenza.

Se la passano meglio invece i vescovi, che percepiscono una cifra intorno ai tremila euro al mese.

Arcivescovi e cardinali

Sono circa quattromila le persone sul libro paga della Santa Sede. Tra questi ci sono cardinali e arcivescovi capi di dicastero o di Pontifici Consigli, che percepiscono uno stipendio che varia dai 3.000 ai 4.000 euro, che aumenta a 5.000 euro nel caso dei cardinali.

Chi invece risulta a carico dello Stato sono gli Ordinari Militari, che godono di una pensione di 4.000 euro mensili poiché per legge sono equiparati a Generali di Corpo d'Armata, e percepiscono le stesse cifre degli ufficiali di tale rango.

Quanto guadagna il Papa

Il Papa emerito Joseph Ratzinger riceve una rendita di 2.500 euro, pressappoco lo stipendio di un funzionario, ai quali si sommano gli introiti per i diritti dei numerosi libri da lui pubblicati in veste di teologo.

Papa Francesco invece non percepisce nessun assegno mensile, ma essendo il Pontefice in carica ha diritto di attingere al cosiddetto "Obolo di San Pietro", un fondo gestito dallo Ior dove vengono raccolte le donazioni effettuate il giorno 29 giugno, festa di San Pietro e Paolo, soldi che il Papa può utilizzare per sponsorizzare progetti benefici. Nel 2012 tale fondo ammontava a 65 milioni di euro.