Il cielo diventa sempre più cupo e le strade si fanno silenziose e colme di ombre. Ai margini del cielo le nuvole si piegano e i tuoni rumoreggiano bassi. Tutti ottimi indizi per arrivare alla conclusione che è forse giunta l'ora di tornare al rassicurante tepore casalingo!

In queste tetre giornate che precedono l'inverno, perché non rispolverare qualche lettura di genere? Magari proprio le storie che da ragazzini ci hanno tenuti svegli la notte. I grandi classici del terrore, così cupi e gotici, sanno ancora regalare brividi e spaventi nonostante l'età.

Riscopriamo i migliori 5 libri del terrore

Leggere rappresenta una delle migliori strade per sfuggire alla realtà. Porte di accesso verso luoghi lontani, ricchi di avventure e colpi di scena. Proviamo allora a prendere un respiro profondo e alziamo il velo sui Libri più inquieti nati dalla penna di scrittori che nel genere horror hanno fatto la storia.

Tra le firme più rappresentative troviamo l'inquieto Edgar Allan Poe. Il racconto breve è la forma prediletta dallo scrittore di Boston, capace di creare ambientazioni paranoiche e inquietanti in pochi tratti. Per apprezzare un autore complesso come Poe sarebbe necessario leggere tutta la sua produzione letteraria, ma un ottimo punto di partenza potrebbero essere i suoi Racconti del terrore.

Tra le storie immortali scritte da Poe, spicca Il cuore rivelatore, un viaggio a precipizio nella follia paranoica generata dall'omicidio.

Anche le penne femminili sanno regalare capolavori in grado di valicare il tempo. Mary Shelley ne è un esempio folgorante. Il suo Frankenstein, scritto all'età di 19 anni, ha saputo generare in intere generazioni una fascinazione sublime.

Il suo mostro, così spaventoso nella sua disperazione, ha saputo tratteggiare la paura del diverso e dell'insondabile. Una storia che piega la scienza al desiderio umano di poter sconfiggere la morte, trovando la chiave per la vita eterna.

Altro caposaldo della letteratura del terrore è Dracula, scritto dall'irlandese Bram Stoker nel 1897.

Anche se John William Polidori aveva già portato alla luce l'oscura figura del vampiro, è con Stoker che il non morto transilvano diventa leggenda. Scritto sotto forma di diario, Dracula rappresenta il romanzo gotico per eccellenza con le sue ambientazioni fumose e tetre.

Anche i tempi moderni annoverano scrittori in grado di dare vita a storie capaci di generare inquietudine. Anne Rice pubblica nel 1976 il suo Intervista col vampiro, che si trasformerà in un vero e proprio cult letterario. Il libro è solo l'inizio del filone legato alle "Cronache dei vampiri" e segnerà una mutazione per la figura emaciata e sanguigna celebrata fino a quel momento. I vampiri della Rice sono infatti seducenti, malinconici e in conflitto con le propria natura.

Impossibile poi non annoverare tra i 5 migliori libri del terrore anche la produzione del Re del brivido. Stephen King, che ha da poco festeggiato i 70 anni, ha dato vita a storie che hanno saputo conquistare anche il cuore di celluloide di Hollywood. Ogni storia di King sembra connessa alle altre, in un modo sottile e suggestivo. Ogni personaggio tratteggiato da King è in grado di entrare in empatia con il lettore, generando una forza attrattiva quasi fisica verso le sue storie. Ogni storia nata dalla mente del Re del brivido sembra vivere con la tenacia propria di un bambino, per questo è difficile sceglierne una! Forse quello più cruda, capace di affondare le mani nella torbida follia umana è Misery.

Un romanzo carico di angoscia, che immobilizza il lettore alla mercé della squilibrata infermiera Annie Wilkes. Dalla carta stampata la storia ha trovato ampio respiro anche nella sua trasposizione cinematografica Misery non deve morire diretta da Rob Reiner. A vestire i panni dell'enigmatica infermiera è una Kathy Bates da brividi, calata nelle parte in maniera sublime e spaventosa.

A questo punto non mi resta che voltare l'ultima pagina, augurandovi una buona e spaventosa lettura.