L'inquinamento ambientale è da sempre fonte di problematiche odierne molto serie, iniziando dal malessere causato all'essere umano e arrivando ai danni che esso causa a flora e fauna. Un dato inconfutabile delle ripercussioni che l'inquinamento ha avuto nei confronti della fauna, lo si ha già dalla rivoluzione industriale. L'inquinamento avuto durante e dopo la rivoluzione ha lasciato danni molto visibili, questo fenomeno fu definito come "melanismo industriale".

Un fenomeno che ha aperto gli occhi sull'inquinamento.

Questo è il fenomeno in cui forme melaniche (nere) di Lepidotteri (ma anche altri organismi) sono riuscite a dominare le aree industriali di molti paesi.

Questo dato, si era osservato soprattutto in aree industrializzate, come Pittsburgh (USA) e Manchester (Gran Bretagna). Nel 1848 la prima specie in cui era stata notata l'evoluzione del melanismo industriale è stato il Lepidottero Geometride Biston betularia. Nel 1895 circa il 98% di questi Lepidotteri diffusi a Manchester, aveva assunto forme melaniche. Il genetista britannico Henry Bernard Davis Kettlewell affermò che tra il 1952 e il 1970 più di 20.000 esemplari di questa specie erano diffusi in Gran Bretagna, distinguendo forme melaniche, concentrate nella parte est dello stato, e forme "chiare", diffuse nella zona occidentale. Successivamente, durante un esperimento tenuto sempre da Kettlewell, vennero diffuse nelle zone meridionali dello stato esemplari di Biston betularia con caratteri genetici differenti (forme appunto melaniche e non melaniche): egli notò che nelle zone industriali erano presenti in maggior numero le forme melaniche, al contrario, nelle zone incontaminate, le forme melaniche erano quasi assenti durante il periodo di ricattura.

Ma per quale motivo si verificava tutto questo?

Questo derivava dalla predazione da parte degli uccelli, i quali, nelle zone inquinate, riuscivano a catturare soprattutto le forme chiare di Biston betularia. Ciò era dovuto al fatto che B. betularia si mimetizzava sui tronchi degli alberi per scampare alla predazione, ma a causa dell'inquinamento il colore nerastro assunto dalla corteccia e la relativa scomparsa quasi totale di muschi e licheni, il suo pattern criptico perdeva di utilità, venendo così agevolmente predate dagli uccelli.

Fenomeno opposto avvenne invece nella parte ovest del paese, dove gli alberi che non avevano assunto il colore nerastro favorivano la predazione delle forme melaniche. Si capì così che la selezione che favoriva o sfavoriva le forme melaniche era chiaramente correlate con il fattore legato all'inquinamento industriale.