La paura è una delle 6 emozioni primarie, e dunque innate, dell’essere umano. L’esistenza della paura si spiega grazie ad una prospettiva evoluzionistica: difatti, secondo l’evoluzione della specie, l’uomo ha imparato ad aver paura a determinati oggetti o esseri perché essi erano pericolosi per la sua vita. Alcuni esempi possono essere i serpenti – alcuni dei quali sono velenosi e addirittura letali - , i ragni, e in generale tutto ciò che non ci è familiare. Alcune nostre paure, però, non sono innate (bisogna infatti distinguere l’oggetto della paura dall’emozione della paura), ma apprese.

Esse possono essere apprese per esperienza diretta oppure per esperienza indiretta, ovvero per condizionamento vicario. Ciò significa che possiamo avere paura, ad esempio, dei cani perché un cane ci ha morso, oppure perché abbiamo sentito qualcuno lamentarsi del fatto di essere stati morsi da un cane, trasmettendoci la sua paura.

Molto spesso quando veniamo condizionati dalle paure altrui siamo troppo piccoli per ricordarcelo, ed è per questo che spesso abbiamo delle paure che ci sembrano accompagnarci da sempre, tanto che se dovessimo dire da dove nascono nello specifico non sapremmo dirlo. Dalle paure bisogna distinguere le fobie, che sono invece molto più radicate ed indisponenti.

Come si possono affrontare le paure?

Il modo migliore per fronteggiare ciò che ci spaventa è prendere la situazione di petto: ovvero non fuggire, ma appunto far fronte all’oggetto delle proprie paure. Nella terapia psicoterapeutica questo procedimento si chiama desensibilizzazione sistematica, poiché la persona impara a rendersi appunto insensibile, ovvero a provare indifferenza, verso ciò che invece prima lo spaventava.

Per superare la paura è necessario fare un passo per volta, senza superare sé stessi: facciamo un esempio pratico con una persona che ha paura di prendere l’ascensore.Il percorso che la persona deve fare per affrontare la propria paura si deve dividere in diverse tappe, ovvero diversi piccoli compiti con i quali si impegna a migliorare.

La persona che ha paura dell’ascensore, come prima tappa, si può imporre di salire su un ascensore fermo per poi subito uscire. Nella seconda tappa, invece, entrerà nell’ascensore per un tempo più lungo, a propria discrezione: possono essere 2 minuti così come 10 minuti, ovvero fin quando la persona sentirà di poter gestire la propria ansia con delle tecniche di rilassamento necessarie. Queste tecniche possono essere, per esempio, la respirazione addominale o il rilassamento muscolare. Se non si riesce a superare un compito che ci si è proposti, per la troppa ansia e paura, allora è necessario tornare indietro e ritentare finché non si sarà in grado di gestire la situazione, ovviamente con il tempo necessario e senza forzarsi!

Nella tappa successiva, la persona potrà prendere l’ascensore per andare al primo piano, poi al secondo, al quinto e così via. Come ultima tappa, bisogna fronteggiare la situazione che ci scatena più paura possibile: nel caso dell’esempio, la possibilità di rimanere bloccati in ascensore. A quel punto, si hanno tutti gli strumenti necessari per non farsi prendere dal panico.