Il gatto, estremamente diffidente per indole, tende ad evitare l'acqua, ma, nella stragrande maggioranza dei casi, siamo noi che lo teniamo lontano. Effettivamente sono poche le persone che hanno provato a fargli un bagnetto, pertanto non possiamo essere certi che il nostro micio abbia realmente un rapporto conflittuale con i fluidi.

Fin dai tempi preistorici, almeno 5000 anni fa, l'uomo iniziò ad addomesticare i gatti. Nel corso della storia questi felini sono sempre stati molto apprezzati, sia per la loro attitudine a cacciare piccoli animali dannosi per le riserve alimentari, sia per la loro bellezza e il loro indiscutibile fascino.Nonostante il nostro millenario rapporto con i gatti, l'interesse per le razze è piuttosto recente.

Quante razze possiamo dire di conoscere? I primi nomi che ci vengono in mente potrebbero essere Persiano, Maine Coon, Siamese, Abissino, Blu di Russia, Certosino. Ma queste sono solo alcune delle circa 60 razze iscritte nei maggiori registri dei gatti del mondo e, altre ancora, nuove o rare, sono in attesa di essere ufficialmente riconosciute dalle associazioni feline.

Chi conosce la razza Turco Van? Ebbene questo micio è anche chiamato "gatto del nuoto", in quanto nuota per piacere e non per salvarsi da una caduta accidentale. Un vero amante dell'acqua. Il Maine Coon un tempo era al fianco dei marinai sulle navi. Chi ne possiede uno avrà notato che tende a giocare con l'acqua, alcuni, per raggiungerla, riescono anche ad aprire il rubinetto!

Secondo la leggenda due gatti fuggirono dall'arca di Noè tuffandosi in mare e, per salvarsi, furono costretti a nuotare per raggiungere la riva. Affinità con l'attività natatoria d'altronde dimostrano le tigri che, nelle giungle torride, sia per cacciare le prede che per rinfrescarsi, si immergono completamente nelle paludi, anche profonde.

Una 'tigre' in casa

Il gatto domestico (felis catus) è imparentato con tigri, puma, linci e gatti selvatici, e la loro somiglianza non passa certo inosservata. Tra tutti questi felini il parente più prossimo al gatto domestico è ovviamente il gatto selvatico. Tutt'oggi esemplari di gatti selvatici vivono nei luoghi più diversi, tra le fredde nevi del Nord, nei cocenti deserti o tra le aspre montagne.

Ovunque i felini sono riusciti ad adattarsi, nel pieno rispetto della teoria dell'evoluzione di darwiniana memoria.

L'Abissino moderno è senz'altro la razza di gatto che maggiormente ricorda le raffigurazioni e le mummie feline ritrovate nelle tombe dell'Antico Egitto. Le più antiche testimonianze del rapporto che unisce i gatti all'uomo sono costituite da resti felini (ossa, denti) risalenti al periodo Neolitico (circa 9.000 a.C.) ma si ritiene che i gatti vivessero al fianco degli uomini già da molto prima.

E' innegabile che ogni gatto sia avvolto da un alone di mistero. Con il suo incedere delicato ed elegante non si lascia subordinare, è l'emblema di uno "spirito libero", e sono queste le caratteristiche che più amiamo nella nostra tigre domestica.

La maniacale e scrupolosa autopulizia da parte del nostro animale è probabilmente la fondamentale prerogativa che ce lo fa tenere lontano dall'acqua, ma, se invece apprezzasse un bagnetto al mare con noi? Perché no?