Dopo settimane dalle abbuffate natalizie, i jeans faticano a chiudersi? La digestione è affaticata e quelle frittelle e chiacchiere, tipiche del periodo di Carnevale, esposte come dolci tentazioni nei banconi di tutti i supermercati, attanagliano i sensi? Non bisogna preoccuparsi.

Ci pensa la Capsaicina, scopriamo insieme nel dettaglio cos’è

Capsicina o capsaicina (dal latino Capsor) è un composto chimico presente nelle piante del genere Capsicum che insieme alla diidrocapsaicina, è uno degli alcaloidi responsabili della maggior parte della "piccantezza" dei peperoncini.

Gli alcaloidi presenti sono molecole con un gruppo amminico in grado di dare reazione basica. Sono sostanze tossiche che vengono utilizzate dalle piante a scopi di difesa.

È stato dimostrato che il peperoncino aumenta il metabolismo basale, in poche parole la quantità di energie di cui l'organismo ha bisogno giornalmente per svolgere le attività ordinarie.

Lo studio presentato a Baltimora, in occasione del 59esimo incontro annuale della Biophysical Society, condotto dai ricercatori dell’Università di Wyoming ha confermato come, il principio attivo del peperoncino, possa essere un valido alleato contro l’obesità, mobilitando i grassi di deposito con una certa azione dimagrante, contribuisce alla gestione delle malattie cardiovascolari, grazie al suo effetto vasodilatatore aiuta a mantenere sotto controllo la pressione arteriosa ed a prevenire i rischi di disturbi al sistema vascolare.

Lo studio preso in esame ha evidenziato anche i suoi benefeci per il trattamento del diabete di tipo 2.

Insomma una vera e propria miniera di d’oro, ricco di carotenioidi, vitamine A, C, E, PP, B1; B2, K2, sali minerali, acido malonico e citoflavoidi.

Di peperoncini ce ne sono tantissime varietà e tipologie, come e quali scegliere?

Il primo consiglio è quello di non farsi prendere dal panico e consultare la “bibbia della piccantezza”, la scala di scoville, maggiore è l’unità di scoville (grado di piccantezza e quantità di capsaicina equivalente contenuta), maggiore sarà il bruciore che avvertire in bocca.

Dal Peperone dolce, pimento (pimenta dioica), paprika dolce, che presenta da 0 a 100 unità scoville, sino ad arrivare al Carolina Reaper (2.200.000 unità scoville), nato dall’incrocio infernale tra un Naga Morich (1.000.000 unità scoville) ed un Habanero Rosso (250.000-577.000 unità scoville), questo piccolo diavoletto rosso appartenete alla specie capsicum chinense è entrato nel 2013 nel Guinness dei primati come il più piccante al mondo, spodestando così l’ex campione in carica il Trinidad Scorpion (2.000.000 unità scoville).

In commercio se ne possono trovare davvero tantissime specie, quindi invece che rimanere a casa sul divano facendo uno zapping, che non aiuta al dispendio calorico, uscite, fate una passeggiata, magari scovate qualche mercatino di genere alimentare che catturerà il vostro interesse e gusto, fatevi consigliare, e sperimentateli con pasta, carne, pesce e verdure, ne rimarrete piacevolmente riscaldati, che diciamocelo con questo freddo, male non fa!