Ogni social media ha delle funzioni specifiche che ne determinano un target preciso. Tra i giovani, i cosiddetti "millennials", è molto apprezzato tra alti e bassi snapchat, grazie ai software di editing foto integrati (per intenderci, quelli che ti trasformano in cane tirando la lingua fuori!) e alle "storie", post temporanei ora presenti praticamente in tutti i social, e addirittura anche sull'app di messaggistica WhatsApp, ma che quando furono lanciati rappresentarono una vera e propria rivoluzione.

Instagram, invece, è amato particolarmente dagli appassionati di moda, e la fascia d'età degli utenti è lievemente superiore (dai 30 anni a salire).

Facebook è più trasversale, molto usato da aziende, brand e Vip ricorrendo alle storie, ai gruppi, a Messenger e al Marketplace. Questo social network punta ad arricchirsi costantemente di nuove funzioni, arrivando a rimpiazzare, nel tempo, i forum e le app di messaggistica, allo scopo di entrare un giorno in competizione con colossi dell'e-commerce come Amazon e eBay.

Twitter, in Italia, viene utilizzato davvero poco, nonostante il passaggio da 140 a 280 caratteri per scrivere messaggi. Di solito è usato principalmente da profili istituzionali.

Poi resta Pinterest con le sue board, dove apparentemente l'utente medio raccoglie idee per la ristrutturazione della casa, per la festa di comunione dei bimbi e per qualche lavoretto in occasione della festa del papà.

Effettivamente, il social è anche questo: un marketbook dove catalogare in bacheche tematiche (le board di cui parlavamo) e raccogliere link. La mancanza di gruppi, di storie, di una messaggistica rapida e quant'altro, lo rende poco usato da chi, ad esempio, vuole promuovere un prodotto o un servizio. In realtà ci sono almeno 3 funzioni di Pinterest con un grandissimo potenziale che permettono di fare la differenza direttamente come le board condivise, o indirettamente come una scheda profilo più dettagliata e le statistiche dei pin.

Le board condivise (group board)

Un equivalente dei gruppi, dove più utenti postano i propri contenuti. Chiaramente più persone vi contribuiscono, maggiori saranno anche i follower che porteranno con sé, e se i contenuti sono di qualità e corredati da una foto o infografica dettagliata, è possibile davvero aumentare i visitatori verso siti o blog.

Come trovare le board condivise su Pinterest? Creare da zero una board condivisa è molto faticoso e poco produttivo: prevede il reclutamento di altri utenti attraverso inviti, e quest'operazione richiede del tempo. Per ottenere dei risultati rapidi, è preferibile accodarsi a board già popolate. Ma come si trovano le group board? Fortunatamente esistono molte directory, dei veri e propri motori di ricerca dove è possibile cercare le board condivise per tema, numero di pin, follower, collaboratori e addirittura per ultimo aggiornamento. Una delle migliori directory è "Pingroupie.com", che grazie alla funzione "Avvisami", permette di ricevere una notifica quando viene creata una nuova board condivisa.

Le altre due funzioni di rilievo

Trasformando l'account da privato a business, è possibile accedere ad altre due funzioni molto importanti: una è un profilo più dettagliato con maggiori informazioni tra le quali l'indirizzo e il sito web, mentre l'altra è rappresentata dalle statistiche dei pin, piuttosto particolareggiate circa le visualizzazioni e i click sui link, aspetto molto importante per chi deve aumentare le visite di un sito o un blog. La conversione dell'account è completamente gratuita e non richiede la partita Iva.