Le vacanza stanno per volgere al termine: il sole ed il mare diventano per tutti solo un lontano e nostalgico ricordo. Per i genitori ed i loro bambini, si avvicina una data che segnerà una tappa molto importante: l'inserimento al nido. Il passaggio dalla casa, nella quale il bambino è cresciuto ed è stato coccolato ed amato, al nido, può rivelare alcuni ostici aspetti.

Il bambino può inizialmente e comprensibilmente, sentirsi spaesato in un ambiente che non è il proprio, nel quale non è mai stato e nel quale viene posto a fianco a persone, vuoi le puericultrici, vuoi i suoi stessi coetanei, che non conosce.

Per contro i genitori stessi, seppur impegnati tra mille compiti giornalieri, quali il lavoro o la cura della casa, possono essere presi da stati d'ansia e vivere male il distacco dal loro bambino. Dall'altro canto, l'inserimento al nido segna un'importante tappa nella crescità e nell'autonomia del piccolo.

L'aiuto delle strutture

Per limitare il più possibile il dolore del distacco nel piccolo, unito all'ansia dei genitori, le strutture poste alla cura degli infanti, propongono dei breve percorsi, nei quali è possibile inserire i bambini in maniera graduale. Non sarà quindi un trauma per il piccolo: esso non verrà lasciato immediatamente, per una giornata intera, all'interno di una struttura nuova, con persone non conosciute.

Il bambino potrà passare anche solo poche ore al nido, abituandosi gradualmente al nuovo ambiente che lo circonda e prendendo confidenza con esso. Potrà quindi iniziare a rapportarsi per gradi con le persone che si troverà attorno: sia con le puericultrici, che lo cureranno e guideranno, sia con i suoi futuri compagni di gioco, con i quali potrà instaurare un rapporto paritario e di amicizia.



Come approcciarsi

Molto importante è anche il comportamento tenuto dai genitori: per quanto il distacco sia sicuramente forte e doloroso, è bene che gli adulti mantengano un atteggiamento tranquillo. Non devono lasciarsi andare ad esternazioni di dolore o di tristezza: è molto importante poiché il bambino vive ed assorbe le emotività dei genitori.

Quest'ultimi devono mostrasi sereni e felici nel nuovo percorso intrapreso dal piccolo, affinché anche lui possa avere una giusta visione della nuova esperienza che si appresta a vivere.

Qualora il piccolo mostrasse, come è comprensibile che sia, un momentaneo smarrimento ed una voglia di seguire la mamma ed il papà a casa, questi dovranno mantenere un'atteggiamento fermo e rassicurante: dopo poco sicuramente, il bambino vi si adeguerà. Compito dei genitori è poi quello di mantenere un atteggiamento di assoluta fiducia e rispetto verso le puericultrici, soprattutto di fronte al bambino, cosicché esso possa fidarsi di queste nuove figure di riferimento, che veglieranno sopra di lui all'interno di questo suo nuovo percorso.