Abbiamo già parlato nell'articolo Campagna Nastro Rosa: troppa ignoranza e poca prevenzione di quali siano i numeri e i fattori di rischio che riguardano l'insorgenza del tumore al seno. Ma quali sono i passi da seguire, le visite da fare, e soprattutto in quali fasce di età vanno effettuati i diversi tipi di controlli?

Partiamo a 20 anni

Già dai 20 anni si può effettuare mensilmente (nel periodo che va dal settimo al quattordicesimo giorno dalla fine del ciclo) l'autopalpazione del seno; a questa età non sono necessari (a meno di situazioni anomale riscontrate durante l'autoesame) controlli approfonditi dal senologo che diventano indispensabili a partire dai 40 anni. Dopo i 40 è consigliata una visita annuale dal senologo che è uno specialista il quale, all'inizio della prima visita, stila l'anamnesi familiare: raccoglie cioè le informazioni legate allo stile di vita e alla Salute della paziente a partire dalla comparsa del primo ciclo mestruale per arrivare a gravidanze, menopausa, casi di malattie e tumori in famiglia, etc.

Successivamente il senologo procede con il vero e proprio esame clinico, dapprima osservando il seno e poi procedendo con la palpazione delle mammelle.

Dopo i 40 anni

Dai 40 ai 50 anni comincia a essere consigliata, alle donne con casi di tumore al seno in famiglia, la mammografia. Va eseguita in quanto il rischio della formazione di un tumore aumenta considerevolmente, cosi come dopo i 60 anni in cui il rischio è a livello esponenziale. In genere è seguita da una ecografia a causa della struttura ancora troppo densa del tessuto mammario, che la rende imprecisa; è anche il motivo per cui tra i 20 e i 40 anni la mammografia non è consigliata in quanto il seno presenta una struttura non adatta ad ottenere risultati chiari.

Ecografia mammaria e mammografia: le differenze

L'ecografia mammaria è fondamentale per identificare la differenza fra noduli potenzialmente maligni e cisti innocue che contengono liquidi. La mammografia è una radiografia della mammella che permette di visualizzarla nella sua totalità in modo da identificare micro-calcificazioni che potrebbero essere una prima spia di lesioni maligne.

L'Ospedale San Raffaele di Milano nelle sue linee guida ritiene indispensabile la mammografia secondo questa cadenza e in queste fasce di età:

Fra i 35-39 anni: una prima mammografia di base

Dai 40 ai 49 anni, e dai 49 alla menopausa:

  • ogni 12/18 mesi (in caso di terapie ormonali sostitutive o con seni di difficile valutazione)
  • ogni 18/24 mesi (in caso di seni dall'aspetto normale).
Insomma: dare la giusta importanza al nostro corpo ci allunga la vita.