Giada Sundas è forse la mamma più famosa del momento... perlomeno sul web. Ventitreenne friulana, che attualmente vive a Vercelli, aveva già esordito durante la gravidanza sul blog di LeoStickers® con il diario Vita con la Panza.

Prima la panza, poi Mya

E' proprio al frutto della sua prima gravidanza, la figlia Mya, che dedica il suo primo romanzo, edito da Garzanti. Autoironica e frizzante, dice di se stessa che fa tante cose nella vita, ma tutte male. Ama le parole: legge e scrive, tra un Cordon Bleu ed un Sofficino cucinati al microonde. Sopra ogni cosa ama la sua Mya, di appena due anni, per cui ha deciso di raccontarsi.

Usa abilmente le parole infatti. A Mya racconta tutti gli episodi che non ha potuto vivere in prima persona, anche se era già dentro di lei.

La narrazione è leggera e appassionante, il suo stile eclettico. Si passa dal modo divertente in cui annuncia la gravidanza al compagno e ai futuri nonni, ad altri episodi raccontati con dolcezza e commozione. La neo mamma amante della lettura non si era risparmiata durante la gravidanza, leggendo diversi libri sull'argomento, così che la sua Mya potesse sentirsi amata nel modo "giusto".

E' stata la nascita della piccola, e tutti i giorni a seguire, che le hanno fatto imparare la più grande lezione della sua vita: non esiste un modo giusto per essere madri.

Quando nasce un bambino, nasce anche una mamma, ma è crescendo con lui che si scopre che nessun libro è più maestro della quotidianità.

Un regalo per il futuro

Giada Sundas ha scritto questo libro come regalo per Mya, che lo leggerà sicuramente in futuro. A lei nelle pagine iniziali scrive infatti che non la conosce. Non conosce la donna che è diventata, non sa se sono ancora intimamente legate come nel momento in cui scrive quelle parole, se non hanno alcun tipo di rapporto o se va ogni domenica a trovare lei ed il papà per pranzo.

Non conosce la Mya del futuro ma scrive per lei, perché vuole farle sapere che è stata amata fin da subito, che con lei è cambiata, cresciuta, è migliorata. Tra manicaretti e piatti semplici, tra giochi che conosceva già ed altri per cui si è dovuta documentare molto, tra calzini e rigurgiti, Giada cresce e cambia con Mya. E se davvero, come ha letto, non si ha memoria dei primi due anni di vita, lei li ha impressi in modo indelebile nella storia.

Verba volant, scripta manent... e per questo l'autrice racconta i suoi primi due anni da mamma, i primi 730 giorni di Mya proprio a lei, all'amore della sua vita.

A lei chiede scusa per non essere una mamma perfetta, ma infondo, chi lo è? E a lei con questo libro dice grazie... per aver cambiato per sempre la sua vita.