I senatori, precisamente la commissione degli Affari sociali, hanno dichiarato guerra all’olio di palma per diversi motivi: innanzitutto contiene in abbondanza acidi grassi saturi e per produrla le multinazionali compromettono l’ecosistema con le deforestazioni. La proposta verrà discussa in aula lunedì 12 novembre.

L’olio di palma.

L’olio di palma è molto usato dall’industria alimentare anche se i nutrizionisti lo sconsigliano vivamente. Lo troviamo nelle patatine fritte confezionate, nelle pizze industriali e nel cioccolato come sostituto del burro di cacao che è più pregiato ma molto più costoso.

Anche la Nutella viene prodotta con l’olio vegetale, la crema spalmabile più famosa e amata del mondo è così composta: zucchero al primo posto col suo 55%, segue l’olio di palma col 25%, solo il 13% è rappresentato dalle nocciole e a seguire in proporzioni sempre più basse, il cacao, il latte, l’aroma.

La vendita della Nutella in Francia raggiunge cifre da record. Dei 7 miliardi di euro annui, un miliardo è costituito dalle vendite nella sola Francia. Quindi se si pensa che la tassa sull’olio di palma passerà dagli attuali 98,74 euro a tonnellata ai quasi 400 euro, la sovrattassa comporterà un ragguardevole introito nelle casse della nazione, guadagno che s’aggira tra i 30 milioni ai 50 milioni di euro, un aiutino per il risanamento del debito pubblico.

Il ministro Jerome Cahuzac ha dichiarato di voler sensibilizzare l’opinione pubblica sulla deforestazione causata dai produttori di olio di palma: “È tempo che i consumatori se ne rendano conto”. Varata la tassa, la Ferrero e company saranno certamente incentivati a sostituire quest’olio con un altro ingrediente non ritenuto pericoloso per la salute o ancora non tassato gravemente.

E prima della Nutella, sono stati altri prodotti - come la Coca Cola - a essere sott’accusa e penalizzati finanziariamente. Si tratta di iniziative lodevoli per il benessere del consumatore, senza dubbio, ma è singolare, diremmo curioso, notare che si tratta sempre di cibi o bevande non prodotte dalla stessa Francia. Sarà solo una coincidenza?