Al via, mercoledi 20 marzo, i due giorni di consultazioni del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, per la formazione del nuovo Governo. Le consultazioni iniziano in mattinata e vengono ricevuti i partiti più piccoli, mentre Movimento 5 Stelle, Pdl, Lega e Pd verranno ascoltati il giorno seguente.

Il centrodestra si presenterà con una delegazione unica composta da Pdl e Lega, mentre l'ultimo a parlare sarà il segretario del Pd. In quell'occasione Pierluigi Bersani chiederà l'incarico a Napolitano mentre Silvio Berlusconi ha già annunciato che si recherà al Quirinale come leader della coalizione e farà presente al capo dello Stato che per uscire dalla recessione saranno necessari interventi forti messi in atto, nell'interesse del Paese, da un governo "stabile a autorevole di concordia nazionale che scaturisca da una collaborazione Pd-Pdl".

I colloqui iniziano alla 10 prima con Pietro Grasso, presidente del Senato, poi con Laura Boldrini, Presidente della Camera. Subito dopo è la volta di Loredana De Petris di Sel, capogruppo al Senato del gruppo misto, la quale esprime il suo consenso ad un incarico affidato a Bersani quale leader della coalizione che ha vinto le elezioni, ma con "innovazioni nel metodo, nelle persone e nella qualità", mettendo in atto "programmi urgenti per il paese".

Dello stesso tenore l'intervento del leader di Sel, Nichi Vendola, che pensa spetti a Bersani la formazione di un nuovo Governo, nell'ottica di offrire al Paese un programma che segua la direzione del cambiamento e dell'innovazione. Afferma inoltre lo stesso Vendola che "è necessario avere il coraggio di superare questa forma di avvitamento in cui si trova la politica italiana".

Non si è invece presentato Mario Monti, per una questione di correttezza istituzionale.