Laura Boldrini, nuovo Presidente della Camera, ha da subito rinunciato ad uno dei tanti privilegi che le spettavano e che il fervore politico di questi mesi sembra intenzionato a ridimensionare: l'appartamento di 200 metri quadri a Montecitorio. È un inizio, e le manovre della Boldrini sembrano iniziare sotto un buon segno. Difatti, la sua iniziativa non si limita alla sua rinuncia personale: si profilano, infatti, tagli decisi ai costi della politica.

Per cominciare, dovranno rassegnarsi a fare a meno dell'appartamento anche i vice-presidenti e i tre questori.

Altro taglio che dovrebbe diventare esecutivo entro poco è quello alle auto blu: l'utilizzo di questi mezzi sarà ristretto alle aree interne al Comune di Roma e ai tragitti che conducono agli aeroporti. Il Presidente Boldrini ha dichiarato: "Voglio ringraziare tutto l'Ufficio di Presidenza, che con sensibilità, competenza e tempestività ha saputo mandare un segnale chiaro di sobrietà all'opinione pubblica".

Infatti, questi tagli, benché senza dubbio graditi, non sono che un segno. La terza carica dello Stato ne è consapevole: "So bene che i tagli agli emolumenti di chi svolge attività istituzionale non servono certo a far ripartire l'economia del Paese e a rispondere alla drammatica mancanza di lavoro. So però anche che la nuova legislatura deve esibire da subito un "biglietto da visita" credibile per riavvicinare i cittadini alle istituzioni. Le nostre scelte di oggi vanno in questa direzione". E poi: "Sono certa che lo stesso clima positivo di confronto accompagnerà anche le scelte che saremo chiamati a fare all'inizio della prossima settimana sul trattamento economico dei deputati titolari di cariche e le loro spese di segreteria e di rappresentanza. Ciò avverrà in raccordo con il Senato, come già convenuto col presidente Grasso subito dopo la nostra elezione".