La crisi economica europea è statarivelata anche dai risultati della ricerca dell’ente parigino che ha incoronato nel rapporto in merito al Fil- Indicatore della Felicità Internalorda, letteralmente, l’indice della vita migliore, come Paese più felice, l’Australia,che per la terza volta consecutiva è al podio della classifica del Fil, in garacon 36 Paesi.

Il primo posto èstato assegnato secondo gli 11 criteridi “valori non tangibili” dell’indice “BetterLife Index”, che sono stati presi in considerazione dai tecnici per il calcolo del grado di felicità, cheriguardano il lavoro e la qualità del contesto ambientale e l’assenza totaledi recessione; un costante sviluppo e crescita e una disoccupazione pari allozero, hanno reso l'Australia, il posto più felice della terra, al primo postodel rapporto Ocse.

A seguire nella top ten, al secondo posto si piazza la Svezia, per il Canada terzo posto, poi Norvegia,Svizzera, Usa, Danimarca, Paesi Bassi, Islanda e Regno Unito; l’Italia la troviamo al ventesimo posto della specialeclassifica generale arrivando agli ultimi posti in categorie come il lavoro, ilreddito, l'istruzione e l'educazione civica.

Il premio è stato assegnato tenendo presente sia dati economici, che hanno rivelato chele famiglie australiane guadagnano in media 28.884 dollari l’anno, il 25% inpiù della media Ocse, con il Pil in continua crescita da 21 anni, sia valori non tangibili, ovvero, allaqualità della vita, come lo stato di Salute, e l’impegno civico.

I criteri analizzati hanno riscontrato inoltre che ilBenessere, favorito da un contesto ambientale più favorevole, con il mare, igrandi spazi, il clima, ha innalzato l’aspettativamedia di vita degli australiani cheha superato le medie degli altri Paesi, attestandosi intorno agli 82 anni, contro gli 80 anni degli altrimembri Ocse.

Al contrario, secondo l’ente parigino, i Paesi dell’Europa, mostranouna preoccupante disoccupazione chenel 2014 salirà al 12,5%, in Italia,dove hanno riscontrato anche un significativo divario tra il reddito dellapopolazione, contro il 20% delreddito di quella più ricca, cheguadagna cinque volte di più del 20% più povero, e rivelando un Fil al 69%, contro l’84% del Filaustraliano, dove il 66% dei cittadini tra i 15 e i 64 anni hanno un lavororetribuito.