Ci saranno presto nuoveregole per l'architettura interna nella progettazione delle scuole, col fine di costruire spazi d'apprendimento coerenticon le innovazioni portate dalle tecnologie digitali e dalle evoluzioni delladidattica. Con il nuovo progetto illustrato nelle Linee Guida del Ministerodell'Istruzione, le scuole diventano un "tessuto ambientale per l'apprendimento", dall'entrata aiservizi igienici e agli spogliatoi, fino alle pareti mobili. E' una Scuola ripensata"in modo da lasciare sempre una possibilità di variazione dello spazio secondol'attività desiderata".

"Tutti gli spazi della scuola, fino a oggi, eranostrumentali o accessori: i corridoi utilizzati solo per il transito deglistudenti, o il laboratorio per usufruire di attrezzature speciali". Nelprossimo futuro la realizzazione degli edifici scolastici dovrà rispondere anuovi parametri e criteri architettonici e dell'organizzazione dello spazio.Saranno ripensati i luoghi didattici,i colori utilizzati e la scuola "diventerà il risultato del sovrapporsi di diversi tessuti ambientali:delle informazioni, relazioni, di spazi e componenti architettonici, deimateriali, che a volte interagiscono generando stati emergentisignificativi". Gli spaziconnettivi favoriranno le relazionali e offriranno modi informali disvolgere le attività individuali e in gruppo.

Il docente è previsto che simuoverà tra i vari tavoli offrendo il supporto all'apprendimento.

Alla base delle Linee Guida vi sono progettazione integratae nuove tecnologie applicate ai "microambientifinalizzati ad attività diverse per offrire funzionalità, confort ebenessere" con lo sguardo rivolto al risparmio energetico e alle fontirinnovabili.

Nel progetto si parla di ambienti"interoperabili", in cui si pratica una didattica coinvolgente con"pareti trasparenti" checonsentono la condivisione visiva di ciò che altri stanno facendo. Le scuole sono immaginate come civiccenter, capaci nel territorio di "valorizzare istanze sociali,formative e culturali".

Le scuole del terzo millennio dovranno essere confortevoli,accoglienti, ecosostenibili, dotate dei servizi necessari, e pensate per unottimale svolgimento delle attività didattiche per le "generazioni digitali".

I nuovi spazi di apprendimento saranno coerenticon le innovazioni determinate dalle tecnologie digitali e dalle evoluzioni della didattica. Vengono,dunque, riconfigurate le architetture interne, proponendo una concezione dellospazio differente da un modello di organizzazione della didattica rimastoancorato alla centralità della lezione frontale.

Le linee guida appena approvate propongono spazi modulari,facilmente configurabili e in grado di rispondere ad ambienti educativi semprediversi, luoghi flessibili,funzionali ai sistemi avanzati d'insegnamento e apprendimento. Le metodologiedella didattica cambiano e superando l'impostazione frontale anche larealizzazione degli edifici scolastici dovrà rispondere a nuovi parametri ecriteri architettonici e dell'organizzazione dello spazio.