Nonostante le numerosediscussioni del governo per ciò che riguarda le riforme Pensioni, vi sonoancora dei punti oscuri da definire. Persiste tuttora, infatti, il problemadegli esodati che non rientrano nella salvaguardia prevista dalla manovra delgoverno Monti.

Il loro destino sarà contrassegnato dalla riforma sulla CassaIntegrazione Guadagni in deroga e su un'eventuale flessibilità dell'età dipensionamento. A tal proposito, pochi giorni fauna riunione a Palazzo Chigi ha fatto luce sulla vicenda. Sarà il principaleobiettivo del Governo attuare entro il 31 agosto nuovi provvedimenti per ciòche concerne gli ammortizzatori sociali e il problema degli esodati che sonotuttora privi di salvaguardia.

Se il governo manterrà la promessa, i lavorisaranno ultimati prima del previsto, visto che, rimangono soltanto 40 giornicomprese le ferie.

Secondo quanto riportato da "IlMessaggero", diverse riunioni a livello tecnico e politico hanno avuto luogodurante la settimana con lo scopo di risolvere il nodo degli esodati ormaidenominati "residui". Dalle recenti stime dell'Inps, si denota una grande massadi 260000 esodati che andranno ad aggiungersi ai 130000 salvaguardati, per iquali il precedente governo ha dovuto accantonare circa 9 miliardi e 300milioni di euro. Da ciò si intuisce quanto risulta difficile chiudere ilcerchio.

Rimane ancora da affrontare ilproblema della Cig in deroga: il governo Letta è riuscito a malapena a ricevereun finanziamento di 1 miliardo di euro, grazie al decreto del 17 maggio scorso,il quale prevedeva una riduzione del sussidio a 8 mesi, il ridimensionamentodella platea e l'introduzione di una quota di contributi a caricodelle piccole imprese.

Altro tema fondamentale daaffrontare è la flessibilità. Girano numerose ipotesi in Parlamento, tra lequali quella di Cesare Damiano che prevede l'uscita anticipata a 62 anni con unversamento di 35 anni di contributi pena la riduzione del'assegno mensile. Secondol'economista Tito Boeri, invece, la fascia tra i 55 e i 64 anni vasalvaguardata.

L'incidenza di povertà ha colpito, infatti proprio quellafascia, aumentando fino a toccare la soglia del 6,8%. "Sperimentare un redditominimo garantito, una soluzione che coprirebbe di conseguenza anche gli esodati"-spiega Boeri.