Sebbene con lo spauracchio di una crisi sempre più vicina, il governo Letta continua a studiare le misure che interesseranno il futuro economico del Paese. In questa direzione sta operando il Ministero dell'Economia che in queste ore sta lavorando al decreto che affronta il tema caldo dell'aumento dell'Iva.

Secondo indiscrezioni vicine allo Ministero dell'Economia all'interno del provvedimento che verrà sottoposto alla prossima riunione del Consiglio dei Ministri, sarebbe confermata la proposta di posticipare l'aumento dell'Iva dal 21% al 22% dal 1° ottobre 2013 al 1° gennaio 2014.

Il provvedimento riguarderebbe tutti i settori ad esclusione delle sigarette e dei tabacchi, per i quali il  balzello sarebbe effettivo fin dai prossimi giorni. Il posticipo dell'aumento dell'aliquota all'inizio del 2014 è una proposta tutta da verificare, anche e soprattutto in virtù degli ultimi sviluppi che stanno riguardando la possibile crisi del governo Letta.

Il posticipo dell'aumento dell'Iva sarebbe finanziato da un aumento della benzina di 2 centesimi e un ulteriore aumento da 101 a 103 degli acconti Ires e Irap di novembre sulle società di capitali, manovra che genererebbe un'entrata di oltre un miliardo di euro.

Altro aspetto affrontato dal provvedimento del Ministero dell'Economia riguarda l'incremento delle risorse destinate al fondo di solidarietà comunale, che permetterà ai sindaci di non perdere il cospicuo gettito derivante dall'Imu.

Provvedimenti concernenti anche fondi per la social card, 35 milioni, per l'istituzione di una cassa per l'emergenza immigrazione, 190 milioni, e per l'accoglienza dei minori stranieri, 20 milioni.