Negli ultimi giorni si sono rincorse numerose voci riguardo un possibile interesse di Etihad, compagnia aerea degli Emirati Arabi, verso Alitalia. Il vettore di proprietà dell'emiro di Abu Dhabi potrebbe effettuare una consistente iniezione di capitale nell'azienda italiana, con l'obiettivo neanche tanto velato di diventarne l'azionista di riferimento in breve tempo.

Ieri l'indiscrezione era stata riportata dall'agenzia di stampa Bloomberg, mentre questa mattina è stata ripresa dal quotidiano britannico Financial Times. I dirigenti di Etihad stanno valutando l'ipotesi di entrare nel capitale azionario dell'ex compagnia di bandiera italiana con un investimento che ammonterebbe a 300 milioni di euro, che porterebbe il vettore emiratino a diventare il maggior azionista di Alitalia con una quota che oscilla tra il 45% e il 49%.

Nonostante le smentite di rito, proprio oggi sarebbe in programma un incontro a Roma tra l'amministratore delegato di Alitalia Gabriele Del Torchio e il suo omologo di Etihad James Hogan.

L'intesa comunque non è assolutamente scontata. Il vettore emiratino, che ha chiesto di aver accesso ai conti di Alitalia prima di formalizzare l'offerta, non ha infatti ancora sciolto le riserve sulla quota partecipativa. Questo aspetto non è secondario, poichè se Etihad acquisisse più del 50% di Alitalia, quest'ultima perderebbe i diritti e i vantaggi che le derivano dal fatto di essere un operatore europeo. Ad ogni modo, la compagnia emiratina ha dimostrato di avere intenzioni serie nei confronti del vettore italiano, perché un'operazione simile le aprirebbe ulteriori fette di mercato in Europa, continente nel quale Etihad possiede già partecipazioni importanti in varie compagnie aeree come Aer Lingus e Air Serbia, oltre ad essere main sponsor del Manchester City, club calcistico inglese.

L'a.d. Del Torchio dunque si trova a dover gestire un passaggio determinante per il futuro dell'azienda. Nei giorni scorsi, il cda di Alitalia aveva deliberato un nuovo aumento di capitale per 300 milioni di euro, cifra identica a quella messa sul piatto da Etihad: 125 milioni sono arrivati dagli azionisti (15 di questi da Antonio Percassi, presidente dell'Atalanta e socio di Briatore), 100 da UniCredit e Intesa e 75 saranno versati a breve dalle Poste Italiane, il cui cda si riunirà appositamente nei prossimi giorni per dare il via libera all'operazione. Sempre che Etihad non effettui un blitz vero e proprio e assuma il controllo della quota di maggioranza.