"A quanto pare il governo italiano ha un rapporto difficile con i capitali privati": è questo l'incipit dell'articolo firmato da Michel Bonte-Friedhmein, ceo di NextEnergy Capital Group pubblicato ieri sul Wall Street Journal. Il titolo è altrettanto esplicito: Renzi piega i mulini a vento. Non è andato per le leggere Bonte-Friedhmein, ma non è l'unico. “Auspichiamo che il Senato non rinunci a modificare l’attuale provvedimento sulle rinnovabili”. Queste le parole di Alessandro Bratti, presidente nazionale Ecologisti Democratici e deputato Pd.

Il decreto così formato colpirebbe, infatti, soprattutto le imprese che hanno investito nel tempo sul fotovoltaico e l'effetto retroattivo aprirebbe contenziosi infiniti, con costi enormi per lo Stato, con costi enormi per la già intasata Giustizia Italiana. “In questi anni – conclude Alessandro Bratti – si è sviluppato e consolidato nel nostro paese un settore industriale delle rinnovabili competitivo nei mercati esteri e capace di produrre fatturato e posti di lavoro.

Questo comparto va salvaguardato, le politiche energetiche ed il futuro dell’Italia non possono essere affidate alle trivellazioni selvagge”.

Domani, alle ore 15, invece, a questo indirizzo (http://energia.supermoney.eu/videoguide/decreto-spalma-incentivi-professoressa-malandrino/) la professoressa Ornella Malandrino, professoressa associata presso l'Università di Salerno, esperta di energie rinnovabili e politiche di sviluppo relative alle imprese, farà il punto della situazione su questo decreto.

L'intervista, organizzata da SuperMoney News, vuole fare chiarezza su un tema complesso e delicato che ha sollevato intense polemiche. Le rinnovabili sono il futuro del nostro Paese? Questo decreto rilancerà il settore e lo affosserà? Le risposte, dati alla mano, domani.