Il giorno della nascita di FCA è stato scelto: 1 agosto 2014. Da quella data lo storico marchio torinese della FIAT e quello americano della Chrysler non esisteranno più, almeno a livello legale ma al massimo solo come logo, perché si fonderanno in FCA. L'annuncio è stato dato ieri sera in occasione dell'assemblea degli azionisti di Fiat che ha dovuto approvare, per l'ultima volta, il piano della fusione.

FCA, acronimo di Fiat Chrysler Automobiles, sarà una multinazionale a tutto tondo. Avrà infatti sede legale in Olanda e sarà quotata presso la Borsa di Londra, ma anche sul mercato telematico italiano.

La fusione per gli azionisti non cambierà molto le carte in tavola dato che i consiglieri di amministrazione non cambieranno ed anche le azioni stesse degli azionisti non muteranno in numero visto che per ogni azione Fiat verrà corrisposta un'azione FCA; casomai cambierà in valore dato che le nuove azioni varranno molto di più. Il prezzo di liquidazione ordinario delle azioni Fiat è stato stabilito in 7,727 euro fino ad un massimo di 500 milioni di euro. Il presidente rimarrà John Elkann e l'amministratore delegato sarà il fautore dell'intera impresa, ovvero Sergio Marchionne.

La FCA sembra nascere sotto una buona stella. Alla vigilia ormai della fusione e della nascita ufficiale dell'azienda, il mercato italiano dell'auto vede un'inaspettata ripresa.

Dopo mesi, se non anni, di cali nelle immatricolazioni, alcuni modelli della neonata FCA, come la Jeep, hanno visto un balzo importante in avanti. Nei primi 6 mesi dell'anno infatti di Jeep ne sono state immatricolate 4.300 in Italia, più di un terzo in più rispetto allo scorso anno, mentre la quota di auto vendute nel mese di giugno 2014 dall'azienda italo-americana sono state il 2,8% in più rispetto a giugno 2013.