La Francia e la Finlandia hanno annunciato la volontà di introdurre un sistema di etichettatura a "semaforo" ispirato agli "Hybrid traffic lights", che assegna una valutazione nutrizionale agli alimenti (semaforo verde, giallo, rosso) contenenti nutrimenti critici per la salute pubblica. La Nuova Zelanda ha, invece, varato un rating nutrizionale colorato volontario dei cibi, mentre l'Equador ha già adottato il modello britannico, dove i colori sull'etichetta segnalano l'alta presenza di sale, zucchero e grassi nei prodotti in commercio. Assolatte, che già nel 2013, si era opposta a questo sistema privo di consistenza scientifica, visto che risultava in contrasto con le regole dell'Unione Europea, ribadisce, che la forma di etichettatura a "semaforo", non permette una chiara informazione ai consumatori sugli ingredienti specifici degli alimenti. E' una forma ingannevole, perché attribuirebbe il codice rosso a molti alimenti senza tener conto della loro specificità nutrizionale. Quelli che verranno colpiti maggiormente, ribadisce Assolatte, risulteranno proprio i prodotti italiani, visto che è il paese con la maggior esportazione. Il paradosso, di questo sistema, non solo mette in infrazione il Governo Inglese, in quanto è il paese che acquista enormi quantitativi di formaggi italiani, che verrebbero etichettati con bollino rosso, ma anche l'Italia. Tra gennaio e aprile 2014, ad esempio, l'export del formaggio italiano in Gran Bretagna è cresciuto del 7,8%, e che nel 2013, aveva chiuso con + 8,6% pari a circa 29 mila tonnellate, un dato che fa dell'Inghilterra, il quarto mercato di sbocco per le imprese casearie italiane.

Il Governo Italiano sull'etichettatura a "semaforo" ha preso una posizione contraria e il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina farà richiesta al Governo di intervenire al riguardo, in sede Europea, con una mozione di sospensione del sistema di etichettatura, autorizzato dal Ministero della Salute del Regno Unito. In occasione del prossimo Consiglio dei Ministri Europei dell'Agricoltura e della Pesca, il Ministro Martina, ribadisce: "Sarà mio intento coinvolgere anche gli altri paesi che si sono già dimostrati contrari alla mozione etichettatura a "semaforo". Il rischio, infatti, è che vengono date ai consumatori informazioni approssimative e forvianti sulle caratteristiche e le peculiarità dei prodotti agroalimentari, dove si andrebbero a ledere alcune tra le nostre tradizionali eccellenze alimentari esportate in tutto il mondo". Silvia Biasotto (responsabile di sicurezza dell'alimentare) del Movimento Difesa del Cittadino, appoggia la posizione presa dal Governo Italiano, sull'etichettatura a "semaforo", in quanto questa forma non permetterebbe al consumatore di conoscere le informazioni nutrizionali dei prodotti, e non sarebbe più in grado di distinguere alimenti idonei per bambini, adulti o con problemi specifici (diabetici, ipertesi, ciliaci, allergici, ecc..), ma si farebbe esclusivamente riferimento alla grammatura. E' necessario, conclude Biasotti, aprire una discussione a livello europeo, per riuscire ad ottenere un tipo di etichettatura più specifica, dove il cittadino sia in grado di riconoscere la qualità dei prodotti di largo consumo.