Dal 2007 al 2014 il DBI, Debito Pubblico Italiano, ha avuto il seguente andamento:

Data

Debito Pubblico (milioni di €)

PIL (milioni di €)

DP / PIL %

31/12/2007

1.602.115

1.546.177

103,62%

31/12/2008

1.666.603

1.567.761

106,30%

31/12/2009

1.769.254

1.519.695

116,42%

31/12/2010

1.851.252

1.551.886

119,29%

31/12/2011

1.907.392

1.578.497

120,84%

31/12/2012

1.988.658

1.565.916

127,00%

31/12/2013

2.041.293

1.531.008

133,33%

30/06/2014

2.168.400

1.523.353

135,60%

con un incremento in sette anni di € 566.285, pari al 35,346%.

Che cos'è esattamente il DBI? Facciamo un esempio molto semplice: un lavoratore dipendente percepisce una stipendio mensile di € 1.000, ma spende € 1.050. Quei 50 euro in più glieli prestano i genitori. Dopo un anno avrà incassato € 12.000 e speso € 12.600, contraendo un debito totale di € 600. Così si è comportato lo Stato italiano, che negli anni settanta, al culmine degli scontri socio-politico-sindacali, iniziò a indebitarsi.per colmare un divario consistente fra entrate e spese pubbliche. Per finanziare il DPI furono creati i B.O.T., buoni ordinari del tesoro, che arrivarono a pagare interessi superiori al 20%. In sintesi, la classe politica dominante, al fine di consolidare le proprie posizioni, all'insegna del più cinico "carpe diem", diede vita a un'infinita serie di sperperi, finanziati dai titoli di stato, consegnando all'odierna generazione un debito talmente grande, che tutte le tassazioni inventate dai numerosi governi succedutisi negli ultimi quattro decenni, non solo non sono riusciti a frenarlo, ma i soli interessi maturati lo stanno aumentando progressivamente e inarrestabilmente.

Che cosa è possibile fare? Con un DBI che dal 2007 a oggi ha superato il PIL, abbiamo raggiunto il punto di non ritorno. Infatti, dal momento che l'Italia non può più battere moneta, essendo nell'area euro, il Governo ha due possibilità: ritornare alla lira o dichiarare fallimento. Nessun altra soluzione è concretamente attuabile, perché il livello di tassazione e, soprattutto, quello di disoccupazione sono talmente elevati, che non è più possibile aumentare la tassazione, che provocherebbe ulteriori difficoltà a quelle imprese ancora produttive.