Nel 2008 in America scoppiò la crisi dei mutui subprime, una particolare forma di prestito concessa a cittadini con elevato rischio di insolvenza. Da lì cominciò la crisi globale che investi l'Eurozona, tanto per richiamare un fatto storico responsabile della situazione odierna di difficoltà nelle quali si dibatte l'Italia. Ebbene, le banche misero in atto tutta una serie di comportamenti scorretti, come rilevato nel caso di Bank of America che mise in vendita titoli garantiti da mutui ipotecari con una scarsa solvibilità (mortage-backed-securities).

Lo scoppio della bolla originata dalla crisi dei mutui subprime provocò fra gli altri il fallimento di un colosso bancario come Lehman Brothers e tutta una serie di conseguenze devastanti per la messa in circolazione di titoli denominati "tossici". Ora la banca dovrà corrispondere 9,65 miliardi in contanti formati da multe per il civile pari a 5,02 miliardi e 4,63 miliardi a titolo di compensazione: i restanti 7 miliardi verranno pagati sotto forma di aiuto alla clientela in virtù di questa condotta scorretta.

L'impatto sugli utili

La sanzione inflitta all'istituto americano andrà ad impattare sugli utili ante-tasse del terzo trimestre per un totale esatto di 5,3 miliardi di dollari. Va anche detto per amor di precisione che molta della responsabilità di questa condotta fraudolenta va attribuita a Merrill Lynch e Countrywide che furono acquisite da Bofa, anche se di certo questo non costituisce un attenuante.

Rimane aperta anche la possibilità di una azione penale come lasciato intendere dal dipartimento di Giustizia.

Le ripercussioni a Wall Street

Lo sguardo ora è rivolto ai mercati finanziari e a come reagiranno a questa notizia. Molti operatori ed esperti di mercato concordano nel dire che questa scalfirà appena la solidità della banca, o come afferma il suo Ad Brian Moynihan "l'ultimo ostacolo allo sviluppo di Bofa".

Ma un calo degli indici di borsa, dopo i brillanti dati macro di ieri, non è da escludere. L'indice Pmi manifatturiero di agosto ha avuto un miglioramento di 58 punti, 2,2 in più dai precedenti 55,8 punti di luglio. Anche dal mercato immobiliare provengono segnali confortanti con un aumento di case vendute per 5,15 milioni di unità, in aumento dalle 5,04 precedenti. Gli analisti avevano sviluppato stime leggermente inferiori.