La crisi di Italo treno non si ferma. La società Ntv (nuovo trasporto viaggiatori) di Montezemolo e Della Valle, nonostante l'aumento dei passeggeri e dei guadagni, rischia il fallimento. Sembra ormai impossibile sanare un bilancio che mostra un debito complessivo con le banche arrivato ormai a 781 milioni di euro, con perdite di 156 milioni in due anni. Di questo passo il fallimento di Italo Treno e della società Ntv appaiono fin troppo concreti: urge un abbattimento dei costi, con la conseguente messa in mobilità di almeno 300 dipendenti. Nessuna dichiarazione da parte dei lavoratori di Italo treno che non sono autorizzati dall'azienda a parlare con i giornalisti della crisi di Ntv; si tratta tuttavia di un segnale sicuramente non positivo sullo stato di quella che doveva diventare l'alternativa valida alle Ferrovie dello Stato.

Il confronto con FS è sempre stato durissimo, le Ferrovie dello Stato sono state spesso accusate di fare concorrenza sleale, abbassando le tariffe delle tratte dove esisteva la concorrenza di Italo treno e tenendo invece elevate quelle negli altri percorsi. Nonostante Ntv paghi all'azienda pubblica anche un pedaggio di oltre 120 milioni di euro annuali per il passaggio sulle linee della rete, non sarebbe solo la concorrenza di FS a creare problemi a Italo Treno.

La crisi di Ntv, infatti, deriverebbe anche dal decreto di competitività del Governo che ha imposto la fine del regime tariffario agevolato per Italo treno, causando un aumento delle spese di almeno 15-20 milioni in più all'anno fino al 2015.

Ai problemi economici-societari che presto potrebbero portare al fallimento di Italo treno si aggiunge anche la politica. Con parole inappropriate, considerando che centinaia di persone rischiano il licenziamento, Maurizio Gasparri ha pensato bene di commentare il possibile fallimento di Italo treno con alcuni ironici tweet sulla situazione di Ntv: "Italo treno ma che promozioni, presto chiuderete" e "siete quasi falliti, rischioso comprare i biglietti venduti da Della Valle e Montezemolo".

Immediata la reazione di Ntv che ha deciso di querelare il senatore Gasparri, Vicepresidente del Senato, per le sue "sconcertanti dichiarazioni". La società di Montezemolo e Della Valle ha preso questa decisione "a tutela della propria immagine e soprattutto di quella degli oltre 6 milioni di passeggeri che nonostante la sorprendente posizione contraria assunta da un'alta carica istituzionale, hanno scelto e continueranno a scegliere Italo".