Il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan fa un resoconto del Pil dell'Italia nel 2014, che anche quest'anno ha subito un ribasso. Secondo il ministro dell'economica, almeno per quest'anno, la situazione rimarrà immutata e non ci saranno miglioramenti. In compenso, quello di quest'anno è un ribasso minimo rispetto gli anni precedenti e già dal prossimo anno si potranno verificare dei miglioramenti. Ma l'Italia si trova ancora in una situazione di piena crisi e sarà molto difficile uscirne fuori. Nonostante ciò non vi sarà il temuto aumento delle tasse ma si attuerà una revisione della spesa, che sarà, come lo ha definito Matteo Renzi, una "riallocazione" di risorse.

Padoan ci tiene a sottolineare che sarà un programma di spesa mirato all'efficienza e senza tagli sociali.

Intanto il Mef ha iniziato con la riduzione di 139 posizioni dirigenziali non generali e con la soppressione di 10 sedi territoriali a partire dal febbraio del 2015. Tra gli argomenti di Padoan abbiamo anche la lotta all'evasione e dei ritorni molto importanti dall'abbattimento dell'onere del debito. Infatti, il calo del differenziale con il Bund tedesco potrebbe portare un vantaggio di ben cinque miliardi. Questo risparmio sul debito difficilmente potrà servire come copertura strutturale, necessaria per confermare il bonus degli ottanta euro che, secondo il ministro, sarà reso permanente perché sarà finanziato dai tagli della spesa permanente.

Inoltre, Padoan cercherà in tutti i modi di estendere questo bonus verso le famiglie e verso le imprese. Il contributo maggiore, per far sì che questa crescita sia immediata e di maggior rilievo, dovrà essere fornito dalle riforme, comprese quelle dei mille giorni. La riforma del lavoro viene considerata una priorità assoluta, poiché non deve essere soltanto un simbolo.

Non bisogna aspirare ad avere un solo contratto, ma anche due possibilmente, legare le retribuzioni alla produttività dell'individuo e riformare gli ammortizzatori sociali. Quindi, secondo Padoan, effettuando questi cambiamenti, l'articolo 18 non sarà più un problema. Lo stesso Padoan ha tutta l'intenzione di convincere l'Europa che l'Italia si sta impegnando e intende effettuare delle politiche credibili.