Crollano i mercati dopo che gli operatori hanno preso coscienza di uno studio dell'agenzia di rating Fitch sulla solidità degli istituti bancari in Grecia; il panico ha preso il sopravvento soprattutto per il fatto che i molti crediti in sofferenza degli istituti finanziari ellenici potrebbero portare ad un mancato superamento degli stress test diretti dalla banca centrale europea. Risulta quindi evidente che la vera paura consiste in una nuova crisi bancaria e nelle conseguenze sistemiche che questo evento potrebbe avere sui mercati internazionali.

Senza contare i problemi di Atene legati alla recente ribellione dell'esecutivo, che insiste per rientrare anzitempo sul mercato obbligazionario mondiale, disfacendosi di fatto dell'assistenza e dal tutoraggio forniti dalla Troika (Ue, FMI e Bce).

I mercati europei e americani registrano forti ribassi. Piazza affari a -4,44%

Non stupisce pertanto che l'allarme greco abbia colpito i principali indici di borsa internazionali, provocando cali molto consistenti. Il 15 ottobre 2014 a Milano "Piazza Affari" chiude cedendo sul terreno il 4,44%, mentre la piazza di Atene perde addirittura il 6,23%. Non vanno molto meglio le altre borse, il Dax tedesco perde il 2,87%, l'indice Cac di Parigi il 3,63% e l'Ibex spagnolo registra a Madrid una discesa del 3,41%.

Anche gli spread tornano sul palcoscenico della crisi economica, tanto che quello italiano ha compiuto oggi un balzo in avanti che non si notava da tempo, allargando la distanza dei BTP rispetto ai Bund tedeschi fino a 172 punti base, per poi assestarsi in chiusura di contrattazioni 165 punti.

Previsioni di borsa e possibili evoluzioni: cosa succede adesso?

La difficile situazione delle banche in Grecia ha messo in evidenza il fatto che molte delle difficoltà strutturali presenti nell'eurozona risultano tutt'altro che superate. In Italia il continuo slittamento della legge di stabilità 2015 e la possibilità che l'Ue esprima un parere negativo potrebbe far proseguire la correzione iniziata nel mese corrente da Piazza Affari.

Giornate come quelle di oggi infatti tendono a innescare delle brusche correzioni, che porteranno a testare le linee di supporto dei grafici perlomeno nel breve periodo, mentre sembra sempre più improbabile che la discesa verificatasi abbia solo valore tecnico. Dal punto di vista dell'analisi fondamentale, osservati speciali nei prossimi giorni restano gli istituti bancari, tanto che anche Wall Street (caratterizzata oggi dal recupero in chiusura) ha registrato forti vendite sui principali gruppi bancari, tra cui J.P. Morgan, Citigroup e Bank of America. E voi quali scenari ritenete più probabili sui mercati nei prossimi giorni? Fateci sapere la vostra opinione con un commento all'articolo; se invece desiderate restare aggiornati sulle ultime analisi economiche, potete utilizzare il tasto "segui" disponibile in alto.