"Il Paese vive in una condizione di stagnazione, ha adottato da poco un sistema di Pensioni contributivo", ha detto il professor Tito Boeri, docente di Economia del lavoro alla Bocconi di Milano, commentando in un'intervista rilasciata al quotidiano La Stampa la Legge di Stabilità 2015 proposta dal Governo Renzi.

Legge Stabilità, riforma pensioni, Tfr in busta paga: il commento Tito Boeri, docente di Economia del lavoro alla Bocconi

"Ora - ha aggiunto l'esperto di economia, lavoro e pensioni criticando le scelte del Governo Renzi sul Tfr in busta paga e sui fondi pensione - invitiamo i lavoratori ad erodere quel poco che stanno mettendo da parte per il futuro sul fronte del Tfr e mettiamo in difficoltà la previdenza integrativa.

In futuro rischiamo di ritrovarci - ha avvertito il professor Tito Boeri, docente di Economia del lavoro alla Bocconi - con una generazione di lavoratori che non avranno di che vivere una volta andati in pensione".

Legge di Stabilità, riforma pensioni 2014: manca estensione bonus 80 euro a pensionati e incapienti

Boeri critica la Legge di Stabilità anche perché non prevede l'estensione del bonus Irpef da 80 euro al mese anche per i pensionati e gli incapienti come continuano a chiedere anche i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Ad avere maggiori benefici dalla manovra finanziaria del Governo Renzi "da un punto di vista sociale - secondo il professor Tito Boeri - sarà senz'altro il ceto medio.

E' un problema tutto italiano: non abbiamo - ha spiegato l'esperto di economia, lavoro e pensioni - un meccanismo per aiutare i poveri, prima o poi - ha sottolineato - sarà necessario un aggiustamento".

Legge di Stabilità, riforma pensioni, lavoro, la Cisl al Governo Renzi: 'Dare risorse anche a pensionati'

Critica sui mancati interventi di riforma pensioni e sulla mancanza di misure per l'estensione del bonus Irpef da 80 euro al mese ai pensionati nella Legge di Stabilità 2015 la leader della Cisl Annamaria Furlan pronta a scendere in piazza con "100 mila persone" sabato 18 ottobre in tutta Italia per dire no alla riforma del lavoro (Jobs act) del Governo Renzi su cui sta lavorando il ministro Giuliano Poletti ma anche per chiedere le necessarie modifiche alla riforma pensioni del Governo Monti che porta la firma dell'ex ministro del Lavoro Elsa Fornero dando la possibilità della pensione anticipata per tutti i lavoratori, quindi anche ai lavoratori privati, e non solo ai dipendenti pubblici così come previsto dalla riforma Pa e pensioni del ministro Marianna Madia.

La Cisl è critica anche sul Tfr in busta paga previsto nella Legge di Stabilità 2015. "Anche sul Tfr le sorprese non sono mancate ed anche in questo caso risultano negative", ha detto il segretario generale della Cisl. "In primo luogo - ha spiegato - la tassazione ordinaria per chi sceglierà di avere subito il Tfr in busta paga gli accantonamenti della liquidazione: molti - secondo la Furlan - finiranno per pagare più imposte.

E poi - ha aggiunto la dirigente sindacale - l'aumento dell'imposizione dall'11,5% al 20% sui fondi pensione rischia - ha sottolineato la leader della Cisl pronta al Job day di sabato 18 ottobre - di essere la pietra tombale sulla previdenza integrativa. Che non è un lusso - ha proseguito Annamaria Furlan - ma una necessità per tutti quei lavoratori, in particolare - ha aggiunto ancora - giovani e con carriere discontinue, che si ritroveranno da anziani con pensioni pubbliche inferiori alla metà dell'ultimo stipendio. La previdenza integrativa - ha concluso il segretario della Cisl - servirà loro per evitare di finire in povertà".