Nonostante l'incontro di venerdì tra Petro Poroshenko e Vladimir Putin e gli altri leader europei, Kiev e Mosca non sono ancora giunti a soluzione riguardo le controversie relative alla fornitura di gas. I due sembrano aver raggiunto soltanto un accordo parziale circoscritto alla fornitura invernale in cui però sono ancora da decifrare i diversi dettagli. "Abbiamo concordato i parametri principali per la fornitura di gas", ha detto Poroshenko ai margini dell'incontro svoltosi a Milano tra i principali leader europei ed asiatici (ASEM). Da parte ucraina si cercano infatti nuovi finanziamenti per pagare gli arretrati.

Una dichiarazione alquanto ottimistica arrivata dopo un colloquio del presidente ucraino con il ministro dell'energia russo Aleksandr Novak e il capo di Gazprom Aleksey Miller.

Poroshenko e Putin hanno avuto un secondo incontro con il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande, dopo una prima fase di colloqui con i leader europei che è stata descritta da un portavoce del Cremlino come "difficile". "Non riesco a vedere una svolta nei colloqui fin qui svolti" ha detto il cancelliere tedesco Angela Merkel. "Continueremo a discutere. Ci sono stati progressi su alcuni dettagli, ma il problema principale rimane quello della violazione dell'integrità territoriale dell'Ucraina", ha aggiunto, additando chiaramente le colpe dell'impasse a Mosca.

L'Occidente ha bloccato sanzioni contro la Russia varate in risposta all'annessione della Crimea di marzo e al sostegno offerto ai separatisti filo-russi che combattono le truppe governative nell'Ucraina Orientale.

Kiev e suoi sostenitori occidentali accusano Mosca di aiutare la rivolta separatista, mediante la fornitura di truppe ed armi.

Russia nega le accuse, ma afferma di avere il diritto di difendere gli interessi della maggioranza di lingua russa nella regione. I leader europei hanno invitato la Russia a fare di più per evitare le costanti violazioni del cessate il fuoco concordato nel mese scorso a Minsk da Putin e Poroshenko, esortandola a rispettare gli impegni assunti ed a ritirare le forze dalla zona, scrive EurActiv.

Nuovi colloqui sono stati fissati per il 21 ottobre, e l'Unione Europea è ancora una volta invitata a mediare tra le parti. "Non siamo riusciti a raggiungere alcun risultato pratico", ha detto Poroshenko ai giornalisti dopo un incontro di 45 minuti con Putin, "alcuni progressi" nella disputa sono stati compiuti, ma i dettagli devono essere definiti. "Il problema attuale è il deficit di cassa in Ucraina", ha detto Putin, invitando i partner occidentali a fornire un sostegno concreto a Kiev affinché possa superare la crisi. La Russia non è pronta a fornire gas al suo vicino orientale senza garanzie di pagamento. Kiev deve ancora circa 5,5 miliardi di dollari a Mosca, ed è pronta a ripagare il debito nel caso ottenesse uno sconto di 100 dollari ogni mille metri cubi.

Ciò consentirebbe di ridurlo a 4,5 miliardi, scrive Russia TodayL' Europa conta su gas naturale russo per soddisfare circa un terzo del suo fabbisogno energetico, e il 50 per cento del gas viaggia attraverso l'Ucraina. Se Mosca taglia le forniture attraverso l'Ucraina, il 15 per cento del gas in Europa sarà a rischio. Controversie sui prezzi con l'Ucraina, hanno creato problemi di fornitura di gas dalla Russia verso l'Europa già nel 2006 e 2009. Una interruzione prolungata dell'approvvigionamento avrebbe quindi un impatto sostanziale sull'UE, avverte la Commissione Europea.