La commissione Bilancio della Camera ha approvato, come riferito dal Sole 24 ore, un nuovo emendamento per la legge di stabilità che faciliterà al fisco le modalità per accedere ai dati dei depositi e dei conti correnti degli italiani con l'intento di cercare di combattere più efficacemente l'evasione fiscale. I contribuenti vedranno quindi il fisco insinuarsi ancora di più nella privacy dei loro averi anche perché l'emendamento sancisce la facoltà di bypassare quei limiti che erano stati imposti con il decreto salva italia alla fine del 2011. Quindi oltre ad accedere ai saldi di fine e inizio anno dei conti correnti e a una sintesi dei movimenti in-out compiuti annualmente come succede già ora, molto presto i dati ottenibili dal fisco riguarderanno anche la giacenza media sui conti e sui depositi, giacenza media che sarà utilizzata anche per coloro che presentano domanda per il calcolo dell'isee.

I limiti del 2011 consistevano nella possibilità per il fisco di accedere ai dati solo di contribuenti selezionati e inseriti in una super-anagrafe, le cui liste venivano inoltrate a livello locale per eseguire gli accertamenti anti-evasione fiscale. Con l'emendamento le liste di soggetti sui quali effettuare controlli si amplieranno in base a criteri che verranno stabiliti ogni anno a seconda del "rischio di evasione fiscale". Secondo quanto espresso da Padoan - ministro dell'economia - questa strategia messa in atto dal governo per combattere l'evasione dovrebbe servire per recuperare circa 3 miliardi e mezzo di euro nel prossimo anno. Padoan ci tiene a specificare che tutto avverrà nella massima tutela della privacy: l'accesso a questi dati così sensibili e personali dovrebbe essere concesso solo a personale altamente qualificato dipendente della agenzia delle entrate.



La battaglia contro i furbetti ricomincia dai conti correnti di tutti gli italiani quindi: verranno effettuati, a partire dal 2015, controlli incrociati per stabilire il reale "stato di salute economica" delle famiglie italiane. La scusa è quella di ridurre le ingiustizie sociali che vengono perpetrate dai "ricconi" che beneficiano di agevolazioni che non gli competono, a discapito di famiglie realmente in difficoltà. La realtà è che lo stato comincerà a tenere tutti gli italiani ancora più sotto controllo: speriamo solo che gli evasori davvero abbiano la vita più difficile.