Falsi invalidi, un problema economico che molti sottovalutano: il problema dei falsi invalidi in Italia è una piaga che assume caratteri economicamente rilevanti se si guardano i dati nel loro complesso. Partiamo però con il definire chi per lo Stato è considerato un falso invalido. Una stima precisa, basandoci sui dati dell'ente addetto alla previdenza sociale (Inps) e sui dati della Guardia di Finanza, non potremmo mai averla e bisogna subito fare un distinguo tra coloro che finiscono nel conteggio dei falsi invalidi pur non avendo commesso illeciti.

Nella raccolta dei dati difatti possiamo solo avvicinarci per difetto alle cifre reali e bisogna anche calcolare che all'interno di questa categoria vengono spesso inseriti coloro che con l'andare degli anni hanno migliorato la loro patologia( con conseguente ritiro dell'assegno, o della pensione di invalidità), i finti poveri e coloro che non si sono presentati alla visita presso la commissione dell'Inps. Le percentuali relative alla spesa per arginare il fenomeno non riguardano poi, solamente, quelle relative agli esborsi per persone che non ne avrebbero bisogno, ma anche quelle relative alla spesa per scovare i truffatori. Pensiamo solamente che con le manovre effettuate dall'INPS per conto del Parlamento, si è dovuto far fronte all'assunzione di 500 medici in tutta Italia, negli ultimi 5 anni, per effettuare controlli straordinari, con un costo di circa 110 milioni di euro.

Gli abusi individuati dall'ente sono per la maggiorparte interventi relativi a migliorate condizioni fisiche( relative alla patologia per cui si percepiva un indennizzo), o la mancata presentazione presso l'apposita commissione medica addetta al controllo. Le truffe vere e proprie sono scovate dalla Guardia di Finanza. Anche qui però le percentuali non sembrano risultare altissime e a prescindere da alcuni casi davvero eclatanti, si attestano sul 1,5% sul totale dei controlli.

Da una parte quindi la tendenza, più che comprensibile, da parte dello Stato, per arginare questo fenomeno, dall'altra le associazioni a difesa degli invalidi che temono una ulteriore riduzione della spesa per le fasce più deboli. Speriamo si trovi una via di mezzo e si ponga fine alle truffe che vedono, in primis, i veri invalidi, ad essere danneggiati.